Processo caso carcere di Ranza, la sentenza attesa nel 2023

Ultima udienza dibattimentale, da metà dicembre la discussione. Il perito Minervini: "Impossibile per gli altri detenuti riuscire a vedere il fatto". Uno psichiatra: "La vittima non aveva traumi post evento"

Di Redazione | 1 Dicembre 2022 alle 23:00

Arriverà nel 2023 la sentenza del processo sul caso del presunto pestaggio di un detenuto nordafricano del carcere di Ranza (San Gimignano) avvenuto nell’ottobre 2018, per cui sono a giudizio 5 operatori di Polizia Penitenziaria, accusati tra le altre anche di tortura. Oggi si è tenuta l’ultima udienza dibattimentale con alcuni consulenti, tra cui il perito balistico Paride Minervini che chiamato dalle difese ha dimostrato come in realtà i detenuti non avrebbero potuto assistere al fatto, in base agli angoli di visuale studiati e dal momento che la cella più vicina distava 36 metri.

Uno psichiatra ha poi stabilito come la presunta vittima non abbia riportato traumi psichici post evento. A metà dicembre il pm farà le sue richieste di condanna, poi tra il 22 dicembre e il 24 gennaio discuteranno i legali difensori e le parti civili e probabilmente servirà una data ulteriore ai giudici per esprimersi.

C.C



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