Senzatetto nell'area giochi di Porta San Marco, il caso discusso in Consiglio comunale

Per Siena ha interrogato la maggioranza sulla situazione. L'Amministrazione ha spiegato i progetti di Sds e Caritas per potenziare la rete dei servizi per le persone senza dimora

Di Redazione | 24 Giugno 2022 alle 19:30

Siena, durante il Consiglio comunale tenutosi oggi Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) hanno chiesto informazioni sulla situazione di degrado presente nell’area giochi di Porta San Marco e sui progetti di inclusione per i senza tetto.

Nello specifico Griccioli ha ripercorso quanto è successo nelle ultime settimane sull’area in oggetto nella quale “il Comune ha fatto un grosso investimento, e che è diventata un luogo dove alcuni senza tetto trascorrono la notte lasciando spesso sporcizia e forte degrado”. Come evidenziato dal consigliere “la zona sta diventando sempre più insostenibile per gli abitanti così, come per questi disperati che a Siena non trovano una prima assistenza adeguata. Senza dimenticare che i veri destinatari di questo spazio sono i bambini e che, a causa di tutto ciò, non possono godere dei giochi del parco”.

Griccioli ha poi proseguito nel dire che “questa storia di degrado sociale e povertà si trascina da alcuni anni. Sembra che quest’Amministrazione non riesca a trovare almeno una risposta quanto meno definita. Frequenti, infatti, le scene in cui i senza tetto si lavano nella fontana del piazzale Biringucci. Ci arrivano testimonianze anche sull’Antiporto, nei locali delle scale mobili, e sulla Fortezza, specialmente all’Anfiteatro”.

Per questi motivi ha chiesto di conoscere “se il Comune ha mobilitato le Forze dell’ordine e le autorità per monitorare e controllare le aree a rischio in maniera continua, a tutela della sicurezza dei cittadini e dei residenti. Se ha studiato dei percorsi di inclusione sociale per portare via le persone dalla strada, se sono stati attivati i servizi sociali, nonché se, in queste parti della città, si sono verificate problematiche legate alla sicurezza. Ed infine, se si ritiene corretto per la risoluzione di tale situazione prendere spunto da città come Bologna, che ha adottato il progetto di grande successo: Housing First, che mette a disposizione dei senza fissa dimora delle unità abitative o, se sono previsti altri progetti”. L’assessore alla Sicurezza, Clio Biondi Santi, ha risposto ringraziando il consigliere per l’interrogazione in quanto “questo è un problema che l’Amministrazione sta seguendo e monitorando da vicino, specialmente in quelle aree, citate dallo stesso interrogante, che presentano maggiori criticità”.

“Un lavoro che – ha proseguito l’assessore – vede la collaborazione delle autorità e delle Forze dell’Ordine, a cui chiediamo proprio di attenzionare in maniera continua alcune zone tra cui quelle evidenziate che come detto, oggi scontano maggiori problematiche, come per esempio quella fuori Porta San Marco e la stazione, con l’obiettivo di prevenire eventuali situazioni di pericolo e dare un segnale di sicurezza ai cittadini e residenti”.

Spiegando che “questo lavoro vede anche la collaborazione della Polizia Municipale, la quale, già allertata nei limiti di legge e delle proprie competenze, sta svolgendo una serie di controlli serali in piazzale Biringucci, Antiporto di Camollia, Fortezza Medicea e risalita meccanizzata a “Porta Siena”. Verifiche e accertamenti che, nel periodo dal 27 maggio al 14 giugno, hanno portato, nello specifico, all’allontanamento dalla zona di Porta S. Marco di 8 stranieri; il giorno successivo 6 in zona Antiporto, 10 in piazzale Biringucci e 4 dai bastioni della Fortezza Medicea; il 30 maggio sono stati 12 i soggetti allontanati da S. Marco e 2 il 4 giugno. L’8 di giugno invece sono stati 10 i soggetti allontanati da piazzale Biringucci e Fortezza. Mentre il 3, 5, 7, 10, 13 e 14 dello stesso mese, non è stata registrata nessuna presenza. Si tratta di persone senza fissa dimora che, in alcuni casi, come avvenuto in altre zone della città, sono prive o in attesa di documenti ufficiali (come il permesso di soggiorno). Un quadro che rende complicato anche l’iter burocratico relativo al loro monitoraggio. A quanto ci risulta però non sono stati rilevati eventi riconducibili a un vero e proprio pericolo per la sicurezza o episodi penalmente rilevanti contro altre persone. Il Comune intensificherà gli sforzi, per quanto di sua competenza, per la soluzione di un problema sicuramente importante e sentito dalla popolazione, con l’auspicio che una risposta corale di tutte le Istituzioni coinvolte possa portare ad una rapida soluzione al fine di garantire sicurezza ai cittadini senesi”.

L’assessore Biondi Santi ha quindi riportato all’Aula quanto dettole dalla collega al Sociale, Francesca Appolloni, e cioè che “questa mattina, in Prefettura, si è tenuta una riunione ad hoc su questo fenomeno che, solitamente, è temporaneo e che si presenta ciclicamente, oramai da qualche anno. Nella maggior parte dei casi si tratta di senza tetto che non accettano una presa in carico complessiva da parte degli organi o delle associazioni preposte”. Spiegando poi che “la Caritas è da subito intervenuta garantendo servizi (dormitorio e mensa) e assistendo un numero rilevante di persone. Il servizio sociale della SDSS è stato allertato soltanto per la presa in carico dei minori stranieri non accompagnati, i quali sono stati tempestivamente collocati in adeguate comunità per minori o minori stranieri non accompagnati. Mentre la Caritas per le persone di origine pakistana con necessità di cure sanitarie. Al momento, il dormitorio è pieno, e la mensa della Caritas eroga circa 60 pasti a pranzo e provvede a fornire la cena da asporto”.

L’assessore ha poi illustrato i progetti per potenziare la rete dei servizi per le persone senza dimora: “è stata avviata da parte della Società della Salute Senese, in collaborazione con la Caritas, una prima sperimentazione di Housing First che si è conclusa lo scorso 2021, una volta terminati i finanziamenti. Su questo punto, evidenzio che nel PNRR, Missione 5 Componente 2, la Sdss è stata ammessa alle linee di finanziamento mirate alla povertà estrema che riguardano in particolare l’Housing First ma anche i centri servizi e fermo posta. Questi ultimi saranno sperimentati nei prossimi mesi grazie ad un altro finanziamento ministeriale. Infine, e con questo si nota la complessità del tema sollevato e di come l’attenzione di questa Giunta sia massima da più punti di vista, la questione pone problematiche anche sul piano del decoro urbano, sempre nel rispetto delle persone e della dignità umana, dal momento che, a San Marco, il Comune ha investito decine di migliaia di euro per la realizzazione e la manutenzione di uno spazio ludico e ricreativo per i bambini, e di relax e riposo per gli anziani. Per questo nei limiti delle risorse umane ed economiche a nostra disposizione ci stiamo impegnando affinché un progetto rivolto alla comunità come quello di San Marco rimanga tale”.

“Vorremmo – ha replicato Vanni Griccioli – che il Comune fosse protagonista delle problematiche legate al sociale, che sono quelle che emergono maggiormente. Risolte queste non insorgerebbero criticità sulla sicurezza. Bene quindi che ci sia il coinvolgimento della Caritas e della SDSS, ma anche il Comune dovrebbe mettere a disposizione delle strutture dove queste persone possano stazionare e dormire, ovviando così ai problemi di sicurezza e degrado”. Facendo presente  che “la Questura non può rilasciare documenti a persone senza fissa dimora”.



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