Siena, il Comune vende all'asta cinque proprietà: 4 vanno alle Contrade. Ex campino Porta Ovile a un privato

La Contrada dell'Aquila si aggiudica l'area dell'orto del Verchione, l'area a verde e locali ad uso magazzino in Valle di Follonica va alla Contrada del Leocorno, i locali ad uso magazzino posti in via del Sole se li aggiudica la Contrada della Torre, i locali ad uso magazzino posti in via San Marco, diventano di proprietà della Contrada della Chiocciola. L'area ex campo sportivo a Porta Ovile rilevata da un privato, l'idea è di allestire un campo di padel

Di Redazione | 19 Gennaio 2022 alle 13:03

Hanno trovato un nuovo proprietario 5 lotti messi all’asta dal Comune di Siena: 4 di questi sono stati rilevati da altrettante Contrade. Il primo è l’Orto del Verchione in via Fosso di Sant’Ansano, aggiudicato dalla Nobile Contrada dell’Aquila per un importo di 24.800,00 euro; il secondo riguarda l‘area a verde e locali ad uso magazzino posti in Valle di Follonica, divenuto di proprietà della Contrada del Leocorno per un importo di 131.200,00 euro; il terzo sono dei locali ad uso magazzino posti in via del Sole, aggiudicati dalla Contrada della Torre per un importo di 250.100,00 euro; il quarto è invece l’area ex campo sportivo a Porta Ovile, acquisito da un privato per 100mila euro. L’idea degli acquirenti è quella di edificare un campo di padel. L’ultimo lotto riguarda dei locali ad uso magazzino posti in via San Marco, diventati di proprietà della Contrada della Chiocciola per un ammontare di 160.100,00 euro.

L’Amministrazione comunale precisa che la vendita del lotto relativo all’area verde in valle di Follonica è condizionata dal rilascio dello svincolo da parte del competente Segretariato Regionale per la Cultura relativamente alle aree in corso di definizione per cui
l’aggiudicazione dell’immobile è da ritenersi provvisoria. Qualora il segretariato ritenga l’immobile inalienabile all’aggiudicatario verrà restituita la cauzione versata a garanzia dell’offerta presentata. Il lotto invece dei locali in via San Marco risulta vincolato al “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, pertanto l’alienazione è soggetta all’esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato e da altri Enti aventi diritto, da esercitare successivamente alla stipulazione dell’atto di vendita ed alla corresponsione del relativo prezzo di aggiudicazione, perciò l’immissione in possesso della parte acquirente potrà avvenire solo a seguito della avvenuta constatazione del mancato esercizio del diritto di prelazione.

In relazione alla vendita all’asta dell’ex campo sportivo a Porta Ovile si è espresso così il consigliere del PD Bruno Valentini: “La grande disponibilità di finanziamenti pubblici di questo periodo poteva consentire all’Amministrazione di recuperare l’impianto (si è stimato un costo di 150mila euro per renderlo fruibile) ed affidarne la gestione, ma senza privarsi della proprietà. Un incasso di 100mila euro per un Comune che ha un bilancio da oltre 200milioni è una goccia nel mare. mentre sarebbe bastato rinunciare ad uno dei tanti incarichi di consulenza nel campo del marketing turistico per trovare i soldi necessari se proprio non c’era la voglia o la capacità di partecipare ad un bando pubblico. In una zona della città sprovvista di impiantistica sportiva, sarebbe stato utile disporre di un campo polivalente, che poteva essere anche gestito da un’associazione privata, ma sempre nel perimetro pubblico. Fra l’altro rimane il mistero (sollevato in una interrogazione del Gruppo PD) di come sia compatibile la destinazione urbanistica pubblica dell’area con le finalità privatistiche di chi ha partecipato all’asta in buona fede. Questa vendita è un errore e la comunità perde ingiustamente un bene pubblico per ricavarne pochi euro (rispetto al bilancio comunale)”.



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