Siena: positivi alla scuola Peruzzi, ma è solo un falso allarme. I genitori vanno in tilt

Venerdì molti genitori ricevono improvvisamente una mail con cui la scuola elementare chiede di venire a prelevare i piccoli per via dei contatti avuti con un alunno positivo: le famiglie si organizzano tra mille difficoltà lavorative ma alla fine si scopre che è stato un errore

Di Redazione | 28 Novembre 2021 alle 12:13

“Sua figlia ha avuto contatti con un alunno positivo, venga a prelevarla prima possibile evitando i trasporti pubblici”. Poteva sembrare l’ennesima spiacevole situazione che accompagna ormai la quotidianità scolastica da due anni a questa parte è invece stavolta si è trattato di un falso allarme, che ha fortemente indispettito numerosi genitori creando non pochi disagi.

Il fatto è avvenuto alla scuola elementare Peruzzi a Siena. Come ci racconta un babbo, “venerdì mattina, siamo a ricevere una comunicazione via email della scuola in cui segnalano il contatto con un positivo a scuola e pertanto chiedono di ritirare personalmente i propri figli”.

“Potete immaginare la mia ansia e preoccupazione – sottolinea l’uomo – vista anche la mia situazione particolare (il genitore lavora all’estero, e non ci sono nonni pronti a dare una mano, ndr) Pertanto provo a contattare mia moglie, che per l’appunto era in viaggio verso Firenze per un appuntamento di lavoro”.

Alla fine però, per fortuna, si è trattato solo un falso allarme: “Mentre tutte le mamme si preoccupano di organizzarsi per prendere i propri figli a scuola, uscendo di corsa dal proprio lavoro, si scopre – afferma – che la mail era stata inviata per errore ad alcuni destinatari (la nostra classe ne era inclusa) e che quindi non vi era la necessità di ritirare i propri figli”.

Ma la rabbia rimane: “Qualsiasi sia stato il motivo dell’errore, credo che sia un episodio molto grave in quanto la scuola deve essere preparata ormai da tempo a situazioni di positività di studenti ed ha il dovere di fare le opportune verifiche prima di effettuare una comunicazione così delicata” afferma il genitore in conclusione.



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