La Comunità Energetica Rinnovabile SIENAENERGIE ETS prende una posizione netta contro la realizzazione di grandi impianti fotovoltaici ed eolici nel territorio senese, in particolare nella Piana di Rosia e nelle Crete Senesi. In una nota, l’associazione parla di “logiche imprenditoriali e speculative” estranee a una vera riconversione ecologica del sistema energetico nazionale.
“Immaginare che la piana circondata dai preziosi borghi medioevali di Orgia, Stigliano, Torri, Rosia, Sovicille, Caldana, Toiano e Ampugnano possa essere trasformata in un lago di pannelli fotovoltaici è incongruo e inaccettabile”, scrive SIENAENERGIE, che definisce altrettanto “drastica” la propria opposizione alle torri eoliche previste nelle Crete Senesi, alte fino a quattro volte la torre dell’ex Idit a Isola d’Arbia.
Oltre alle motivazioni estetiche e paesaggistiche, l’associazione sottolinea incongruenze tecniche e ambientali nei progetti: “La vera transizione ecologica – si legge nel documento – passa da una produzione energetica diffusa e legata ai consumi locali. I tetti dei capannoni artigianali, industriali e agricoli esistenti basterebbero a coprire il fabbisogno energetico dei comuni interessati, senza compromettere terreni agricoli fertili”.
SIENAENERGIE mette in guardia anche dai rischi geologici e infrastrutturali delle installazioni eoliche nelle Crete, territorio fragile e iconico per tutto il mondo, e denuncia la scarsa ricaduta occupazionale di questi interventi: “Gli impianti vengono montati da squadre esterne e la manutenzione è minima. Al territorio resterebbero solo ferite e nessun beneficio”.
La Comunità Energetica propone invece di puntare sul fotovoltaico diffuso, sul mini-idroelettrico e sul micro e mini eolico, soluzioni sostenibili e coerenti con le caratteristiche ambientali e storiche del territorio senese. “Solo così – conclude SIENAENERGIE – potremo affrancare la Toscana dalla dipendenza dalle grandi centrali a gas, costruendo un modello energetico realmente innovativo e rispettoso dell’ambiente”.