Bandiere, cartelli e cori hanno animato piazza Salimbeni, dove circa trecento persone si sono ritrovate per manifestare solidarietà all’equipaggio della Global Sumud Flottilla. Un presidio promosso da una ventina di realtà cittadine – tra cui la Cgil provinciale e il Comitato per la Palestina di Siena – per chiedere maggiore tutela ai cittadini italiani impegnati in missioni umanitarie e richiamare l’attenzione del governo sul tema.
“Le piazze restano uno strumento decisivo per smuovere la coscienza collettiva e mettere pressione alle istituzioni” ha dichiarato Samuele Picchianti, del Comitato per la Palestina. “Lo vediamo anche con il governo Meloni, che mostra sempre più difficoltà nel dare risposte alle richieste che emergono dalla società civile”.
Sulla stessa linea Alice D’Ercole, segretaria della Cgil di Siena, che ha sottolineato come “il governo italiano non abbia garantito una protezione adeguata ai cittadini impegnati in acque internazionali. L’articolo 2 della Costituzione riconosce la libertà di partecipare a iniziative di solidarietà, ma in questo caso quel diritto non è stato tutelato”.
La sindacalista ha poi ricordato le prossime iniziative: “Dopo il presidio spontaneo di ieri e la manifestazione di oggi, domani Siena sarà di nuovo protagonista con lo sciopero generale, che prevede un corteo e una nuova mobilitazione in città“.