Unione Popolare Senese: si sta bene anche senza Vigni e Campanini

Di Redazione | 2 Settembre 2017 alle 18:13

Unione Popolare Senese: si sta bene anche senza Vigni e Campanini

Il progetto dell’Unione Popolare Senese non è naufragato e va avanti anche senza Laura Vigni ed Ernesto Campanini

Sinistra per Siena se le suona e canta da sola: non c’è stato alcun tipo di contatto tra l’Unione Popolare Senese e ‘monaciani’ o ‘verdiniani’ come loro, che amano ancora i vecchi schemi della politica, li chiamano. Casomai è Sinistra per Siena che pare aver già trovato nuovi compagni di viaggio tra chi governa Siena, visto il tempismo con cui si è palesato l’interesse del vicesindaco Mancuso.
Ups è nata come un’opportunità per costruire un’alternativa di governo per la città a tutti coloro che avessero voglia di impegnarsi per Siena, chiudere con il disastroso passato e offrire ai cittadini una semplificazione del quadro politico dove si rischia di avere una mandria di candidati a sindaco che sarebbero solo un regalo al Pd. Ups è nata quindi come volontà di rottura, a costo anche di rinunce personali, che probabilmente non era condivisa e adesso Sinistra per Siena vuole addossare ad altri la colpa di aver frantumato un’alternativa di governo di questa città, facendo così un regalo a chi vuole mantenere lo status quo e venendo meno alle responsabilità, come già accaduto in passato.
Il progetto dell’Unione Popolare Senese, nonostante quello che vorrebbe Sps, non è naufragato e va avanti anche senza Laura Vigni ed Ernesto Campanini perché non è nato come trampolino di lancio di pochi ma come occasione di confronto e dialogo con la città che vuole davvero un cambiamento. Lo farà portando il manifesto “Siena, progetto comune” all’attenzione di tutta Siena e proseguendo nella campagna di adesioni, ascolto e confronto con i cittadini sui problemi reali e quotidiani e non sugli slogan politici.


Articoli correlati