A piedi da Siena a Castiglione della Pescaia, l'esperienza di 21 escursionisti del CAI

Una continua scoperta lungo sentieri, boschi, antichi insediamenti e panorami mozzafiato a cavallo tra la provincia di Siena e quella di Grosseto

Di Lorenzo Agnelli | 2 Maggio 2024 alle 21:04

Si è conclusa dopo sei giorni a passo lento la stupenda escursione organizzata dalla Sezione CAI di Siena, con partenza da Siena, lungo un itinerario nuovo e pieno di fascino, fino alla costa dorata di Castiglione della Pescaia. Un sogno che diventa realtà per Claudio Lucietto e Roberto Callaioli che hanno tracciato, per lunghi mesi, il tragitto che collega l’entroterra al mare. Una continua scoperta lungo sentieri, boschi, antichi insediamenti e panorami mozzafiato a cavallo tra la provincia di Siena e quella di Grosseto.

“Gran parte è un percorso naturalistico, specialmente la parte delle Val di Farma e Val di Merse sono tutti i boschi e non c’è traccia di insediamento umano – spiega Claudio Lucietto, accompagnatore escursionista CAI Siena – . Poi però come ci si affaccia sulla Maremma, ci sono dei borghi medievali bellissimi come Roccatederighi che è su uno sperone di roccia o come Montemassi e Vetulonia. Sul nostro percorso c’erano almeno cinque guadi, però quello più difficoltoso era quello del Fiume Merse, anche se l’abbiamo oltrepassato a monte quindi molto vicino alla sorgente, non c’era una grande portata però se fosse stato in piena e non lo avremmo oltrepassato. La cosa di cui sono soddisfatto – continua Lucietto – è che siamo partiti in 21 e siamo arrivati in 21, quindi questo vuol dire che tutti ce l’hanno fatta, non c’è stato nessun problema e non era scontato questo, no? E invece tutti siamo arrivati. La difficoltà maggiore è stata la lunghezza delle tappe. Qualcuno era stanco, perché le tappe, tipo l’ultima era di 23 chilometri, e insomma si fanno sentire”.

Un itinerario a piedi di 126 km per 6 tappe che ha messo a dura prova i 21 escursionisti che sono stati accolti in ogni luogo in cui si fermavano per ristoro e riposo. Oltre alle bellezze del paesaggio e dell’arte è stato l’incontro con le persone autoctone ad aver reso l’esperienza davvero speciale.

“Nei paesi che abbiamo attraversato, abbiamo trovato vari tipi di ospitalità e tutti sono stati abbastanza gentili – racconta la sua esperienza Roberto Callaioli, escursionista CAI Siena -. Però, specie a Sassofortino e a Roccatederighi, ci hanno fatto un’accoglienza davvero strepitosa”.

“L’esperienza è stata bellissima – dichiara Evelina Fannes, socia CAI Siena – e noi del CAI facciamo la stessa cosa in montagna con le settimane dal rifugio al rifugio. Questa era un po’ lo stesso, la stessa formula: si cammina tutto il giorno, si dorme, si fa cena e si riparte l’indomani. Quindi un po’ sapevamo di cosa si trattava, solo che era qui, nel nostro territorio, perché noi tutti abitiamo a Siena o nei dintorni e quindi ci tocca più da vicino”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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