Il Monumento ai Caduti per lʼIndipendenza “Donna di nome Italia”, opera dello scultore senese Tito Sarrocchi completata e inaugurata nel 1879, e di recente restaurata, da piazza San Pellegrino a San Prospero torni nella sua originale collocazione in Piazza Indipendenza.
Lo chiede l’associazione Prospettive, che ha lasciato un appello alla politica locale affinché l’opera, oggi tornata a splendere, recuperi il suo posto. “Il restauro della statua dedicata all’indipendenza è stato possibile per la sensibilità di cittadini e Istituzioni. I primi a partire dal 2020 si sono attivati per sollecitare l’intervento di restauro e di valorizzazione del monumento. Un ruolo decisivo è stato svolto dalla Fondazione MPS con l’avviso Let’s Art e la Scuola Edile di Siena con la presentazione del progetto di recupero “Una donna di nome Italia”. Il progetto è stato sostenuto dal finanziamento della Fondazione MPS per il 50% a cui si è unito il Comune di Siena, la scuola Edile, cittadini (attraverso una campagna di raccolta fondi on-line), imprese e sponsor tecnici. il restauro è stato materialmente realizzato dagli allievi della scuola edile con il supporto di tecnici esperti e la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo. A tutti i protagonisti che hanno promosso, sostenuto e portato a termine il lavoro di restauro va il nostro convinto plauso.
“Purtroppo, nonostante la bellezza della scultura, rimane collocato impropriamente nel bel mezzo di un’area parcheggio che ne penalizza il valore e il significato – è la nota dolente per l’associazione – viene spontaneo chiedersi quale sia stato il motivo “artistico-culturale” per rimuovere il monumento dalla sua sede originaria, Piazza Indipendenza, per collocarlo in quel luogo anonimo.
“Il restauro ha restituito al monumento lo splendore originario e non può essere lasciato in un luogo inadatto, anonimo e privo di significato. L’opera dell’artista Tito Sarrocchi merita migliore attenzione da parte delle Istituzioni e di tutta la collettività – tuona Prospettive – è il tempo di completare l’opera, la Città tutta, le sue Istituzioni si adoperino per fare l’ultimo decisivo passo”.
Da qui l’appello: “Riportare il monumento nella sua originaria collocazione e restituire, alla Città, la Piazza dell’Indipendenza nella configurazione del 1879 quando fu eretto il Monumento ai caduti per l’indipendenza italiana. Rivolgiamo appello al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, a tutti i consiglieri del e ai Candidati alle prossime elezioni a Sindaco di Siena, alle forze politiche e civiche affinché assumano solenne impegno a riportare il monumento nella sua originaria collocazione e restituire cosi, alla Città, ai Cittadini e ai tanti turisti che visitano Siena una piazza e un monumento ricco di significato e di storia”.