Finisce di scontare una condanna per furto a Santo Spirito e viene espulso dal territorio nazionale

Di Redazione | 21 Maggio 2018 alle 16:04

Decreto emesso dal Prefetto di Siena verificata la pericolosità sociale di un cittadino marocchino di 32 anni

E’ stato dimesso ieri dalla Casa Circondariale di Siena, il cittadino marocchino che è stato espulso ed accompagnato dalla Polizia di Stato, nella stessa giornata, presso il Centro per il rimpatrio di Bari. In Italia dal 2002, il 32enne marocchino R.D. , entrato irregolarmente nel nostro Paese, aveva poi fruito della emersione prevista dalla legge 189/2002, lavorando regolarmente per alcuni anni.

Ma a partire dal 2012, l’uomo ha cominciato a porre in essere una lunga serie di attività delittuose, andando incontro a numerose denunce ed arresti per vari reati: in particolare, spaccio di sostanze stupefacenti e furto, ma anche evasione, false dichiarazioni a p.u., porto abusivo di armi e altro, il tutto concentrato nella provincia di Arezzo, dove risultava soggiornare.

E’ per questi motivi che il Questore di Arezzo, verificata la pericolosità sociale dell’uomo e la mancata dimostrazione di potersi mantenere in Italia con i proventi di attività lavorative lecite, nel maggio 2015 ha decretato il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno. Nel frattempo, il cittadino marocchino è stato accompagnato in carcere per scontare una pena detentiva, in esecuzione di una condanna definitiva per furto. Domenica, all’uscita dal carcere per fine pena, ha trovato ad attenderlo i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Siena.

Una volta ultimate le pratiche, con l’emissione del decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Siena e del provvedimento del Questore di accompagnamento, lo straniero è stato portato presso il CPR del capoluogo pugliese, per il successivo rimpatrio nel paese di origine.



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