Manuel, la sordità e lo sport: la storia della giovane star del calcio

Manuel, ragazzo 16enne non udente, studia all'Istituto Bandini di Siena e nonostante l'età è già una stella del calcio a livello nazionale

Di Redazione | 8 Giugno 2021 alle 19:46

Se puoi sognarlo, puoi realizzarlo. Questa frase, erroneamente associata a Walt Disney, ma coniata in realtà da Tom Fitzgerard si sposa perfettamente con la filosofia di vita di Manuel Ràul, ragazzo 16enne, sordo dalla nascita che frequenta la II B dell’istituto Bandini di Siena, indirizzo economico sportivo. Manuel oggi ha parlato davanti a tutta la sua classe, nell’aula magna dell’istituto, perché i risultati che sta ottenendo, particolarmente in ambito sportivo, sono sbalorditivi. I genitori di Manuel, anche loro sordi, lo hanno introdotto al mondo dello sport da giovanissimo, e lui nel calcio ha trovato la sua dimensione per svilupparsi come giocatore e come uomo.

Nonostante la giovane età è già riuscito a mettersi in mostra a livello nazionale e a partecipare al Milan Junior Camp dove è stato selezionato come uno dei migliori. Nella stagione 2018-2019 con la maglia del Siena Nord ha realizzato 41 gol in 17 partite, un’annata che li è valsa la convocazione della rappresentativa toscana. Quest’anno Manuel ha fatto il suo esordio nella federazione italiana sport sordi italia (la fssi), e ha vinto il campionato di calcio a 5. Il sogno di vestire la maglia azzurra della fssi non è poi così lontano.

“Ho solo 16 anni, ma quest’anno ho partecipato a tre campionati di calcio diversi: con la prima squadra e l’under 21 di calcio a 5 e nel calcio a 11 – afferma Manuel – So di essere ancora giovane, ma do sempre il massimo e spero di arrivare un giorno alla Nazionale”.

Ad ottobre Manuel con la società Realenonsolo parteciperà alla Deaf Champions League under 21 a Madrid, la massima competizione continentale riservata alle persone non udenti. “Lo sport è fondamentale e fa si che un ragazzo con un deficit come il mio possa dimostrare che non è da meno” ha affermato la giovane promessa del calcio. Nella storia di Manuel un ruolo fondamentale lo gioca anche la scuola. Tra i ringraziamenti fatti oggi, oltra alla famiglia e ai compagni c’è anche quello verso la scuola ed il preside.

La storia di Manuel può essere d’ispirazione per molti e d’insegnamento per tutti. Lo stesso ragazzo ha invitato le persone sorde o leggermente audiolese a contattarlo senza problemi, per condividere le proprio esperienze.



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