Mps, i sindacati: "Cronica carenza di organico, vogliamo chiarezza su prospettive strategiche banca"

Le sigle sindacali sottolineano come la struttura operativa sia duramente messa alla prova e chiedono investimenti sul personale. "Visti i consistenti risultati operativi, sia giunto il momento di abbandonare i disegni di corto respiro basati solo sul taglio dei costi, di valorizzare le professionalità esistenti e di investire su nuove assunzioni"

Di Redazione | 11 Dicembre 2023 alle 10:30

Fabi, First Cisl, Cgil Fisac, Uilca e Unisin, con una nota congiunta, intervengono in merito alla situazione dei lavoratori Mps, alla luce dei recenti sviluppi e risultati economici. Le sigle sindacali non sono ancora pienamente soddisfatte e lamentano delle zone d’ombra da risolvere quanto prima, in particolar modo legate a una carenza di personale che metterebbe a dura prova il lavoro quotidiano delle strutture operative.

“Terminata la trattativa di rinnovo del nostro CCNL, abbiamo immediatamente ripreso il confronto con la Banca in merito a tutti i temi ancora aperti che necessitano urgentemente di interventi fattivi e risolutivi – sottolineano i sindacati – nonostante i clamori sulla stampa che esaltano i risultati reddituali e patrimoniali raggiunti, per i quali non possiamo che esprimere soddisfazione visto che sono stati ottenuti grazie soprattutto all’impegno delle Lavoratrici e dei Lavoratori della Banca, rimaniamo invece estremamente preoccupati per la struttura operativa duramente messa alla prova perché, spesso priva di indicazioni manageriali efficaci e che risente di un’inadeguata gestione dei processi riorganizzativi”.

“Nelle Filiali ed in molti Uffici di Strutture Centrali, infatti, i carichi di lavoro sono resi insostenibili dalla cronica carenza di organici, certo non risolvibile con il trasferimento forzato di risorse – si segnala – l’organizzazione del lavoro, nelle Strutture di Rete, non è in grado di far fronte alle attuali esigenze operative ed i modelli di servizio non sembrano corrispondere alle reali necessità della clientela. Nonostante ciò, l’Azienda continua a chiedere risultati estremamente ambiziosi, sottoponendo Lavoratrici e Lavoratori a pressioni di ogni genere. La procedura di ottimizzazione della Rete Filiali, ormai esaurita nella tempistica, mostra la mancanza di interazione tra le varie Funzioni e livelli aziendali, non ha sviluppato un confronto adeguato su tutte le tematiche inerenti alle ricadute
organizzative, gestionali e commerciali ed evidenzia come questo atteggiamento dilatorio non sia più accettabile, in quanto espone i colleghi a condizioni di lavoro precarie, mai rilevate anche in contesti aziendale assai più sfavorevoli e incerti”.

Ancora i sindacati: “È evidente a tutti come sia necessario andare a colmare quei divari gestionali, operativi e funzionali che non consentono alla Banca di progredire in maniera continua e costante verso i traguardi elevati che si è posta. Questo Sindacato, nella convinzione che sia necessario accompagnare con serietà e responsabilità il percorso di rilancio aziendale valorizzando le grandi capacità e professionalità delle colleghe e dei colleghi del Monte, esige risposte tangibili e celeri riguardo al miglioramento del clima aziendale e delle condizioni di lavoro, considerando le assunzioni il primo necessario intervento a supporto di una Rete ormai sfinita da mesi di operatività distribuita su un numero di risorse fortemente ridotto dalle uscite. Chiediamo chiarezza sulle prospettive strategiche della Banca, convinti che, visti i consistenti risultati operativi, sia giunto il momento di abbandonare i disegni di corto respiro basati solo sul taglio dei costi, di valorizzare le professionalità esistenti e di investire su nuove assunzioni – tra l’altro previste da accordi pregressi sottoscritti – per favorire il definitivo rilancio di Banca MPS” concludono.



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