Nidi, Benini: "Non è questo il modo di confrontarsi. Sembra solo una questione politica"

"Sono state dette un sacco di falsità, è una polemica sterile solo di pura matrice politica" spiega l'assessore riguardo alla questione del passaggio alla gestione pubblica indiretta di un nido

Di Redazione | 11 Marzo 2021 alle 18:49

“I dialoghi si fanno quando le parti non sono viziate da pregiudizi e quindi le persone si dispongono ad ascoltare. Questa questione è esclusivamente di natura politica, è gestita da un sindacato chiaramente politicamente orientato”. Non usa mezzi termini l’assessore all’istruzione del Comune di Siena Paolo Benini, che risponde rispetto alla questione che riguarda il passaggio alla gestione pubblica indiretta di un nido del Comune.

“La Regione ha istituito il sistema di istruzione integrato che prevede diverse forme di gestione per quanto riguarda i nidi: la pubblica diretta, la pubblica indiretta, la privata convenzionata e la privata non convenzionata – spiega Benini – La provincia di Siena ha 24 nidi, di cui 6 a gestione diretta, tutti nel comune di Siena, e i 18 rimanenti sono tutti a gestione pubblica indiretta, di cui uno è nel comune di Siena (Orso Balù). Il dare un nido in gestione indiretta è solo un vantaggio di carattere amministrativo e organizzativo per la macchina comunale“.

“Rimango basito che ci siano delle persone che strumentalizzano questo fatto e probabilmente qualcuno che si fa strumentalizzare da quelli che strumentalizzano – prosegue l’assessore – Se il contesto del confronto è questo a me non interessa avere confronti. “Siamo le scuole comunali” non è l’organo amministrativo di questa città, quando vorranno fare amministrazione si candideranno o verranno chiamati, rendere le gestione più agile il carico sul comune.

“Statalizzare non si deve perché le scuole comunali appartengono al Comune; perfetto. Dopo di che sulla parte amministrativa il comune intende fare come ritiene e non farsi bloccare da pensieri antichi supportati dal niente – continua Benini – C’è già del personale a cui noi abbiamo appaltato il quale dà dei servizi eccellenti, e lo sanno tutti. Sono davvero dispiaciuto che guarda caso una sola sigla sindacale la cui responsabile è persona che con cui ho avuto rapporti in passato; capisco che si possano avere opinioni diverse ma non in questo modo e non in questo momento. Sono state dette un sacco di falsità, è una polemica sterile solo di pura matrice politica, dove si cavalcano in maniera ambigua dei concetti che si prestano a dubbie interpretazioni. Forse questo comitato, ossessionato da questo problema “pubblico” o “privato”, dove non c’è niente di privato qua, potremmo dire: “che cosa di più pubblico che statalizzare le scuole?”. Che forse qualcuno ritiene di avere un certo tipo di monopolio di carattere politico su queste scuole? Viene il sospetto. Gli altri sindacati hanno avuto un atteggiamento molto più adeguato al tipo di passo che stiamo per fare”.

“Siccome questi appalti durano un tot di tempo (questo durerà 3 anni), immagino che altri negli altri comuni della provincia ci siano truppe di genitori che si attrezzino per andare a verificare quando è la scadenza di questi contratti di appalto a cooperativa esterna per poi rivendicare che il comune le riprenda sotto di sé. Cosa che penso che invece non accadrà” conclude Benini.



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