San Gimignano, dai sistemi di monitoraggio alla rigenerazione urbana: attivo nuovo Piano di gestione Sito Unesco

Disco verde dal Consiglio Unesco per il documento redatto dalla Giunta comunale nel 2022: ecco 16 progetti strategici da sviluppare in 5 macro aree

Di Redazione | 12 Aprile 2024 alle 8:00

Sedici progetti strategici per centrare l’obiettivo di un turismo ancora più sostenibile nel Sito Unesco di San Gimignano. Sono le azioni contenute nel Piano di gestione del Sito, appena approvato dal Consiglio Unesco e redatto dalla Giunta comunale nel 2022 (per superare il precedente, datato al 2010). Un intervento esteso, che passa dai più evoluti sistemi di monitoraggio del patrimonio presente agli interventi di rigenerazione urbana, dal consolidamento di una Dmo alle misure di contenimento e difesa del suolo, fino al potenziamento degli approdi.

L’iniziativa si inserisce a pieno titolo nell’ambito del Percorso Unesco già in essere, che si è recentemente arricchito con il progetto “San Gimignano: con gli occhi della città, guarda, racconta e rispetta il Patrimonio dell’Umanità”, promosso dal Comune e finanziato dal Ministero del turismo. 

Il documento, che ha visto per la prima volta protagonisti i cittadini, grazie ad uno specifico percorso partecipativo, è stato redatto in collaborazione con HeRe Lab (progetto dell’Università di Firenze e del Comune di Firenze) e si è avvalso di un finanziamento da parte del Ministero della Cultura.

Il Piano, che avrà una valenza di 5 anni, individua 3 potenziali criticità che potrebbero danneggiare il valore del Sito e stabilisce 5 macro aree di intervento all’interno delle quali verranno sviluppati 16 progetti strategici. Oltre a questo, vengono individuati indicatori d’efficacia per monitorare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e si prevede un ampio coinvolgimento della cittadinanza, con attenzione precipua verso i più giovani.

In particolare, le criticità da gestire riguardano l’impatto dei flussi turistici sul Centro storico, il rapporto tra mobilità urbana e inquinamento, il tema delle azioni da mettere in campo per la conservazione del patrimonio culturale, monumentale, artistico e storico.

Le macro aree, invece, spaziano dalla conservazione del patrimonio alla gestione del sistema turismo, passando per temi come vivibilità, residenza e commercio, accessibilità e mobilità, e per il nodo dei cambiamenti climatici.  All’interno di ciascuna di esse sono stati suddivisi 16 progetti strategici da mettere in campo. Tra di essi spiccano la predisposizione di un avanzato sistema di monitoraggio del patrimonio, l’ampliamento del polo museale “Santa Chiara”, il consolidamento di una Destination Management Organization (Dmo), la valorizzazione del patrimonio immateriale, quella della via Francigena e dei cammini, rassegne di eventi culturali, iniziative finalizzate alla rigenerazione urbana, interventi a difesa del suolo, la realizzazione della Circonvallazione d’accesso al centro storico e il potenziamento dei punti di approdo e nuovi servizi e nuove infrastrutture per dare risposte alle varie tipologie di turismo migliorando la qualità della vita dei residenti.
Iniziative che si collocano nella direzione di un turismo sempre più sostenibile, viene evidenziato, nel senso della ricerca di un bilanciamento ideale in termini di benessere tra l’esperienza dei visitatori, la vita dei residenti e la salvaguardia del Sito.

“Tramite queste azioni – è il commento del sindaco Andrea Marrucci  e dell’assessora alla Cultura Carolina Taddei – ci proponiamo di scalare un’altra marcia in termini di valorizzazione e tutela del Sito Unesco. L’approvazione del Piano da parte del Consiglio è un tassello fondamentale, perché ci mette adesso nella condizione di applicare tutte le azioni che abbiamo previsto. Pensiamo al recupero del patrimonio monumentale, al monitoraggio del sito e dei suoi attributi, alla possibilità di accrescere la consapevolezza pubblica riguardo al tema, al riavvicinamento in corso tra il settore delle attività culturali e creative ed il mondo scolastico-universitario, mettendo sempre al centro le persone e le loro esperienze”.



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