“Stop rapporti con le Università israeliane”. Un comitato studenti fa irruzione nel Senato Accademico dell’Ateneo di Siena

Interrotta la riunione e avanzata la richiesta, la discussione è ripresa solo dopo l’uscita degli studenti dall’aula

Di Cristian Lamorte | 15 Dicembre 2023 alle 20:18

Una bandiera della Palestina indossata dai soldati di Curtatone e Montanara a simboleggiare le assonanze tra chi combattè contro l’impero austriaco nella prima guerra di indipendenza italiana e chi lotta contro l’occupazione della striscia di Gaza. Un’assemblea nel cortile del rettorato dell’Università di Siena per chiedere che l’ateneo interrompa i rapporti con le università israeliane.

” Sono rapporti bilaterali che l’Università ha con tre università israeliane, che hanno borse di studio per soldati che hanno servito nel 2008 per l’attacco su Gaza”, spiega un rappresentante comitato studenti con la Palestina –

Una richiesta, quella del comitato studenti con la Palestina, che è poi salita al primo piano del rettorato fino ad interrompere la riunione del senato accademico che stava discutendo una mozione in materia presentata dai rappresentanti degli studenti.

“L’Ateneo non vuole schierarsi – dice un’altra studentessa del comitato – ed anche il non schieramento è una presa di posizione. Noi ne prendiamo atto e ci rendiamo conto che l’Università di Siena non ha voluto interrompere i rapporti con quelle israeliane che sono totalmente coinvolte e complici della pulizia etnica”.

“Noi non siamo tecnicamente in grado di prendere una posizione  risponde un docente membro del Senato Accademico -, noi rappresentiamo, eletti, la comunità accademica e per prendere una posizione abbiamo bisogno degli strumenti della democrazia rappresentativa”.

“Avete manifestato il vostro pensiero e vi ringrazio di questo, ma non potete restare qui”, – ha concluso il Rettore Di Pietra.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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