Aggressione al Carcere di Ranza, Benzo (Sappe): "Abbandonati dallo Stato che ci dovrebbe proteggere"

Sindacati degli operatori di polizia delle carceri insorgono dopo l'ennesimo caso di violenza: anche a Ranza sovraffollamento dei reclusi, difficoltà di gestione dei detenuti psichiatrici ed atavica carenza di personale le criticità

Di Filippo Meiattini | 31 Gennaio 2024 alle 18:30

Il Carcere di Ranza a San Gimignano al centro di un altro episodio di violenza. A denunciarlo i sindacati di Polizia Penitenziaria Uilpa e Sappe che hanno reso nota l’aggressione da parte di un detenuto ai danni di un agente che ha riportato la frattura del setto nasale con una prognosi di circa 40 giorni.

“Si tratta di un detenuto molto facinoroso che ha girato vari istituti della Toscana e ha creato altri problemi – ha detto Claudio Benzo, Vice Segretario Regionale Sappe -. Aveva perso la scheda telefonica, si è arrabbiato e ha colpito il collega rompendogli il setto nasale. Abbiamo questo problema gravissimo con i detenuti psichiatrici perché dovrebbero essere gestisti dal personale sanitario, non da noi. Molte volte fronteggiamo situazioni critiche e ci sentiamo abbandonati da quello Stato che ci dovrebbe proteggere”.

Il sindacato Sappe si appella al sottosegretario alla giustizia Andrea Del Mastro Delle Vedove per un intervento a livello nazionale: “L’auspicio è che il sottosegretario ci convochi al più presto possibile” ha sottolineato Benzo.

Uno dei problemi che affligge le carceri senesi è quello del sovraffollamento, quello di Ranza a San Gimignano ha toccato il 132%: “E’ un problema reale che si riscontra quotidianamente sia a San Gimignano che a Siena – ha spiegato Benzo -. A questo si aggiunge la grave carenza di personale: solo a Ranza ci dovrebbero essere 230 agenti ma adesso sono 160, di cui 30 non in servizio, perché 15 sono stati distaccati in altre parti d’Italia e 15 sospesi dal servizio per i noti fatti accaduti anni fa”.

Filippo Meiattini

Filippo Meiattini è nato a Siena il 13 gennaio del 1999. A febbraio del 2021 è diventato giornalista pubblicista. Non ama parlare di sé, soprattutto in terza persona.



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