“L’assessore Bezzini ha stigmatizzato il fatto che si è persa la territorialità della sanità e il sistema con cui pensa di recuperarla è l’istituzione di queste famose ‘case di comunità, che hanno promesso entro il 2026, senza considerare il fatto che ci saranno problemi per riempirle, perchè i professionisti non ci sono. E nella territorialità non si è nemmeno fatto cenno ad una struttura che invece sul territorio c’è da sempre, capillarmente, tutti i giorni, festivi e non festivi, giorno e notte”.
Si aspettava che venissero almeno menzionate le farmacie durante la presentazione dell’accordo fra Asl Toscana Sud Est, Scotte di Siena, insieme ad Estar e Regione. E’ stata la speranza vana del presidente di Federfarma Marco Venturi. Il documento firmato, il primo in Toscana, prevede la programmazione integrata dell’Area Vasta Sud Est che interessa anche i territori di Arezzo e Grosseto. Venturi era in platea tra i professionisti della sanità.
“Durante la pandemia siamo stati l’unico presidio che ha mantenuto in vita il sistema sanitario territoriale eseguendo tamponi e vaccini – ha aggiunto -. Abbiamo fatto tanto per il territorio ma non siamo stati considerati”.
Inoltre Venturi evidenzia come nella Regione Toscana la modalità di erogazione dell’indennità di residenza alle farmacie è ancora ferma al 1968. Si parla di 400 euro l’anno. La farmacia rurale non riesce a compensare le perdite derivanti dalla contrazione della spesa farmaceutica.