Siena, scuola infanzia trasferita all'emiciclo di San Miniato, Ferretti interroga il sindaco

Bambini trasferiti nella scuola nei pressi di un cantiere: le domande della consigliera del Gruppo Progetto S.I.E.N.A

Di Redazione | 28 Aprile 2024 alle 20:00

La Consigliera del Gruppo Progetto S.I.E.N.A., Anna Ferretti ha presentato in Consiglio comunale una interrogazione urgente in merito al trasferimento della Scuola dell’infanzia Acquacalda nell’emiciclo di Sn Miniato.

“In data 26 marzo l’assessore Lorè in un comunicato sui lavori nelle scuole annunciava che dopo le vacanze pasquali la scuola dell’infanzia Acquacalda sarebbe stata trasferita nei locali dell’emiciclo di San Miniato, occupati fino a dicembre dagli alunni della scuola Santa Marta. In data 4 aprile quando i bambini sono arrivati nella sede provvisoria di San Miniato hanno trovato un cantiere, perché a gennaio 2024 sono partiti i lavori previsti di riqualificazione del quartiere di San Miniato, lavori che mi risulta essere stati prorogati, come inizio, per la presenza della scuola di Santa Marta”.

Ferretti dunque chiede al Sindaco e alla Giunta “se prima di traferire la scuola materna Acquacalda sia stato verificato lo stato dei lavori di riqualificazione del quartiere di San Miniato e quale impatto questo avrebbe determinato nello svolgimento dell’attività della scuola” e “come è stato modificato il piano di sicurezza e tutela dei minori che frequentano la scuola, vista la convivenza forzata con il cantiere riguardo a: spazi verdi esterni, recinzioni idonee degli spazi, qualità dell’aria, vista la notevole presenza di polveri per i lavori” e  “se l’assessore competente aveva visionato gli ambienti prima di dare l’avvio al trasferimento della scuola materna”

“Quale comunicazione e informazione era stata data alle famiglie ? – ancora Ferretti – quali provvedimenti scritti nei confronti della ditta che svolge i lavori in quel sito sono stati presi dall’amministrazione comunale per consentire il regolare svolgimento dell’attività scolastica fino al suo termine (giugno), e se eventuali ulteriori rallentamenti, oltre quelli iniziali comporteranno problemi o oneri per il Comune”.



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