Area ex Amiata Marmi, Unione Comunale Pd Castiglione d'Orcia approva la mossa della giunta Galletti

Il Pd benedice la decisione della giunta comunale di di mantenere la destinazione urbanistica prevista nel Piano particolareggiato, approvato nel 2016 dal Consiglio Comunale, anche nel nuovo Piano Strutturale in corso di redazione

Di Redazione | 1 Febbraio 2024 alle 8:00

L’Unione Comunale del Partito Democratico di Castiglione d’Orcia condivide la volontà del gruppo Consiliare di maggioranza “Centro Sinistra per Castiglione d’Orcia”, dello stesso comune, amministrato dalla giunta Galletti dal 2014, di mantenere la destinazione urbanistica prevista nel Piano particolareggiato, approvato nel 2016 dal Consiglio Comunale, anche nel nuovo Piano Strutturale in corso di redazione per l’Area ex Amiata Marmi – Loc. Bollore – Bagni San Filippo.

Lo rende noto il Pd Unione Comunale di Castiglione d’Orcia, con una nota a firma di Fausto Scheggi, Segretario dell’Unione Comunale di Castiglione d’Orcia, Elena Salviucci, Segretaria Circolo PD Vivo d’Orcia – Campiglia d’Orcia, Lorenzo Armeni , Segretario Circolo PD Castiglione d’Orcia e Andrea Valenti, Segretario provinciale PD Siena.

“Il piano particolareggiato ha valenza decennale, fino al 2026, ed è stato approvato dopo l’entrata in vigore del PIT (Piano di Indirizzo Territoriale) della Regione Toscana, che ha valenza di Piano paesaggistico e quindi è assolutamente coerente con la legge di tutela del paesaggio – prosegue l’intervento – E’ stato approvato da tutti gli Enti sovraordinati e dalle maggiori Associazioni Ambientaliste riconosciute (che non hanno obiettato nulla o proposto qualcosa di diverso) e condiviso con tutta la comunità in varie assemblee. Siamo di fronte ad un’area industriale dismessa, ora in mano alla Giustizia Amministrativa, dove è in corso un’asta pubblica del Curatore Fallimentare che sta vendendo l’area con queste finalità. L’area necessita di un Piano di recupero (previsto nel Piano Particolareggiato) con bonifica e risanamento ambientale, perché inquinata e con enormi quantità di rifiuti speciali da smaltire, e tutto questo come condizione base per realizzare una struttura termale/turistico/ricettiva”.

Ancora i dem: “Con questa destinazione urbanistica si va a sanare un’area già fortemente compromessa, non si consuma nuovo suolo, non ci sono impatti paesaggistici, si utilizza una risorsa endogena del territorio (l’acqua di Bagni San Filippo, una delle migliori di Italia per le cure termali) e perciò questa rappresenta gli interessi reali della nostra Comunità e di tutto il territorio circostante. Rappresenta sicuramente un investimento sostenibile dal punto di vista paesaggistico ed ambientale. Si valorizza così la nostra preziosa risorsa termale, si crea sviluppo sostenibile, occupazione, cure termali e ricadute economiche e turistiche sul territorio. A Bagni San Filippo, esiste già il Fosso Bianco e la Balena Bianca, come luogo, ambito e frequentato, per la frequentazione termale da parte della popolazione. Pertanto, la scelta fatta dall’Amministrazione comunale negli anni passati è assolutamente opportuna e concordiamo con la volontà della maggioranza consiliare di mantenere fede a questa scelta nella nuova programmazione”.

 



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