Ateneo di Siena in lutto per l'improvvisa scomparsa del professor Franco Maria Talarico

Geologo docente del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente. Cordoglio e tristezza tra i suoi colleghi che lo ricordano con profondo affetto non solo per le sue alte qualità accademiche ma anche per la sua gentilezza, la sua pacatezza e le sue doti umane

Di Redazione | 16 Dicembre 2020 alle 14:29

L’Università di Siena partecipa al dolore per l’improvvisa scomparsa del professor Franco Maria Talarico, geologo docente del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente. Originario del Piemonte, la lunga e intensa carriera del professor Talarico in Ateneo era iniziata nel 1991 come ricercatore ed era proseguita dal 2000 come professore associato nel settore disciplinare Petrologia e Petrografia. Le rocce erano l’oggetto dei suoi studi, la sua produzione scientifica è stata vastissima, grazie anche all’ intraprendenza e a un orientamento al futuro che lo avevano portato a impegnarsi anche su progetti tecnologici di avanguardia. Intensa è stata la sua attività di ricerca nel campo della petrologia metamorfica e ignea, geologia strutturale e geocronologia dei basamenti cristallini, che aveva riguardato le Alpi occidentali, l’Antartide, l’Australia, la Tanzania e l’Artico. Aveva condotto anche studi petrologici e di provenienza sulle sequenze glaciomarine nel mare di Ross, in Antartide. Proprio della regione antartica era un profondo conoscitore vantando in quelle terre ben 15 spedizioni geologiche e una anche nella regione artica, nell’ambito di importanti progetti di ricerca come il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. Tra i suoi numerosi incarichi il professor Talarico era stato anche direttore della sezione senese del Centro interuniversitario Museo nazionale dell’Antartide.

Cordoglio e tristezza tra i suoi colleghi che lo ricordano con profondo affetto non solo per le sue alte qualità accademiche ma anche per la sua gentilezza, la sua pacatezza e le sue doti umane che fanno pesare ancora di più la sua perdita. “Ci lascia un uomo buono e un ricercatore curioso, appassionato e preparato – ha detto il rettore Francesco Frati – . A nome dell’Ateneo e della Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide, alle cui ricerche Franco ha dedicato una parte importante della sua attività, porgo le mie condoglianze alla famiglia”.



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