Attività cessate dopo pochi mesi: controlli anti frodi fiscali della Finanza senese

Di Redazione | 21 Novembre 2019 alle 10:55

Fra le ultime imprese finite nel mirino una in Val di Chiana, aperta e chiusa in quattro mesi

La cessazione dell’attività d’impresa nel primo anno di attività costituisce un importante segnale della potenziale esistenza del fenomeno di evasione fiscale. L’ultima attività delle Fiamme Gialle di Siena eseguita in ordine di tempo ha riguardo la verifica delle risultanze contabili di un’impresa della Val di Chiana, che ha attirato l’attenzione dei finanzieri proprio perché nata e cessata nell’arco di quattro mesi.

La Guardia di Finanza di Siena ha eseguito controlli mirati alla verifica della assenza di motivazioni illecite, nei casi in cui imprese della provincia abbiano cessato l’attività entro un periodo molto breve (si fa riferimento indicativamente all’anno dalla data d’inizio): le cosiddette “imprese apri e chiudi”.

Sono ormai numerosi infatti, su tutto il territorio nazionale, casi di aziende che, dopo aver esercitato per un periodo breve la loro attività chiudono, “dimenticando” di pagare imposte e in taluni casi anche eventuali debiti accumulati verso fornitori, nonché i contributi previdenziali dei dipendenti.

Il fine ultimo è quello di assicurare una vigilanza sistematica sulle situazioni a specifico rischio di evasione e frode fiscale e contributiva. In tale ottica, il Corpo monitora tali soggetti economici, sovente vere e proprie “cartiere”, attraverso una serie di controlli penetranti, che partono dall’esame dei dati rilevabili dalle banche dati in uso al Corpo e si sviluppano attraverso adeguate azioni ispettive.



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