Basket A2: la San Giobbe conquista a Treviglio due punti preziosi

Finale da cardiopalma con i tiri liberi di Tilghman che fissa il punteggio sul 68-69

Di Redazione | 3 Marzo 2024 alle 22:30

Gruppo Mascio Treviglio – Umana San Giobbe Basket 68-69 (20-18; 19-21; 11-20; 18-10)

 

Treviglio Carpi, Vitali 11, Harris 18, Cerella 3, Bogliardi, Falappi, Sacchetti 10, Barbante 8, Guariglia 11, Pollone 4, Giuri 3, Miaschi; Capo All. Valli, Primo Ass. Bianchi

San Giobbe Tilghman 9, Ceron, Dellosto 2, Visintin 6, Chapelli 6, Stefanini 13, Bozzetto 4, Gaddefors 11, Jerkovic 7, Raffaelli 5, Possamai 6; Capo All. Bassi, Primo Ass. Zanco, Secondo Ass. Civinini

Abritri Salustri, Cappello, Spessot

Umana San Giobbe batte Treviglio e conquista la prima vittoria nella fase a orologio. Due punti preziosissimi per morale e per le velleità di salvezza che permettono di accorciare sulle contendenti in vista del rush finale del campionato.

San Giobbe in campo a Treviglio per la quarta giornata della fase a orologio del campionato di Serie A2. Lacustri di nuovo sul rettangolo dopo quattordici giorni dalla trasferta di Vigevano con Tilghman in cabina di regia nonostante gli acciacchi patiti in settimana, Stefanini, Dellosto, Gaddefors e capitan Bozzetto da centro. Primo canestro di Stefanini, Treviglio impatta immediatamente e opera il sorpasso con Pollone. Grande equilibrio nei minuti iniziali del match con le squadre che si rispondono colpo su colpo. I lombardi provano la prima mini fuga con un break di cinque punti consecutivi che porta il tabellone sul 11-6. Rosicchia Tilghman ma la tripla di Sacchetti crea il nuovo massimo vantaggio per i padroni di casa. Bassi ferma le operazioni a tre minuti e quaranta secondi dalla sirena. Allunga ancora Treviglio con i liberi, poi break di 0-6 per i toscani che, in una manciata di azioni, tornano a meno due. La rimonta viene completata da Chapelli che sigla il pari a quota diciotto, ma è di Treviglio l’ultima parola: il quarto si chiude 20-18. Raffaelli in penetrazione apre il secondo tempino, poi è Jerkovic, con la prima tripla della partita biancorossa, a dare il nuovo vantaggio ai Bulls. Treviglio non ci sta, Vitali con cinque punti ravvicinati rimette le cose a posto per i suoi, ma l’Umana è viva nel match e resta a contatto con gli avversari. A tre minuti dalla pausa lunga il punteggio è 33-31. Nel finale i lombardi provano a creare distacco a gioco fermo, ma Stefanini, con due triple consecutive, consegna il vantaggio ai Bulls. Non è però finita: Barbante a pochi secondi dalla fine del secondo quarto fissa il risultato sul 39-39.

Dellosto sblocca a il terzo quarto dopo oltre un minuto e trenta di retine inviolate. Vitali risponde per Treviglio ma il momento è migliore per le difese rispetto a quanto prodotto dagli attacchi. Umana in vantaggio dalla lunetta alla metà del periodo, poi è capitan Bozzetto a suonare la carica con la tripla del più cinque. Treviglio prova a interrompere il buon momento dei toscani, ma Stefanini in ribaltamento centra ancora il bersaglio grosso. Valli chiama tempo sul 41-49. Harris interrompe un digiuno infinito per i lombardi ma la San Giobbe in questo momento è in controllo della situazione e con il gioco da tre di Gaddefors aumenta ancora il margine. Bulls molto concreti, anche Raffaelli timbra da oltre l’arco. Solo Giuri tiene in pista Treviglio, la San Giobbe chiude il periodo 50-59. Vitali in lunetta rintuzza per Treviglio in avvio di quarto quarto, Sacchetti con il gioco da tre corrobora. Bassi ferme il gioco dopo novanta secondi. Jerkovic sblocca i suoi, ma è evidente l’affanno dei toscani rispetto alla frazione precedente. Treviglio accorcia ancora con Harris, riportandosi ad un solo possesso. Problemi di falli per i Bulls che perdono sia Chapelli che Jerkovic e vedono gli avversari sempre più vicini. Barbante in lunetta firma il 59-61, Cerella il sorpasso da tre. Bassi chiama ancora tempo con l’Umana in difficoltà e capace di produrre solo due punti in cinque minuti. Tilghman in penetrazione, Harris risponde immediatamente. Si accende il finale di quarto, ma la San Giobbe pecca in precisione. Ancora Tilghman per i Bullsm che provano ad alzare il muro in difesa, ma Treviglio si riporta avanti con i liberi di Vitali. Ultimi novanta secondi dei regolamentari, Bozzetto impatta a quota sessantasei, Harris con caparbietà mette il canestro del 68-66. Impatta Stefanini in lunetta a ventisette secondi dalla sirena. Valli chiama tempo. Al rientro Harris sbaglia il canestro della possibile vittoria e manda Tilghman in lunetta che fa uno su due e permette alla San Giobbe di espugnare il PalaFacchetti 68-69.

 

 A parlare del successo in terra lombarda, il capo allenatore biancorosso Giovanni Bassi.

“Per prima cosa ci tengo a ringraziare Tilghman, perché qualsiasi altro giocatore straniero di questo campionato e non solo, oggi non avrebbe giocato. Per mille motivi. Ha un infortunio serio e invece è voluto scendere in campo quando, tra due settimane, poteva pensare di andare a giocare da altre parti dopo la nostra possibile retrocessione. Ha messo a rischio fortemente il suo corpo per la partita e queste sono cose che vanno al di là del vincere o del perdere. Un giocatore che fa un gesto del genere, in un mondo egoista come questo, è straordinario. Me lo ricorderò per molto”.

Tra l’altro è stato proprio Tilghman a segnare il punto della vittoria.

“Ogni tanto il karma esiste”.

La squadra ha dimostrato di continuare a crederci.

“Per noi è un Everest senza ossigeno, ma con la disponibilità di questi ragazzi ci proveremo fino all’ultimo. Siamo stati sempre molto seri e molto dignitosi per tutto l’anno, anche nei momenti difficili. Rimaniamo una delle migliori difese del campionato e ci proveremo. Questa è una vittoria che ci dà speranza e orgoglio perché abbiamo vinto contro una grande squadra. Però la strada è ancora lunga e vedremo ci colmare il gap”.

Il terzo quarto ha fatto la differenza?

“Siamo rientrati molto concentrati, ma devo dire che difensivamente siamo stati molto disciplinati per tutta la partita. Dovevamo concedere qualcosa ad una squadra di questa qualità e i ragazzi sono stati bravi ad accettare i tiri che avevamo scelto di concedere a Treviglio senza scomporsi e restando solidi sulle nostre cose da fare. Nel terzo quarto siamo cresciuti anche nella qualità offensiva, abbiamo creato un gap che poi ci ha aiutato nel finale”.

Cosa ha permesso a Treviglio di rientrare nel finale?

“Penso ci siano diversi aspetti. Un po’ di tensione ma anche carenza di ossigeno. Poi comunque il divario tecnico, fisico e di carisma c’è. Treviglio ha alzato il livello rientrando in partita”.



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