“Caso Rinaldi”, i 7 indagati nell’ambito dell’inchiesta sullo stalking che coinvolge l’ex comandante della Polizia Municipale di Siena, Cesare Rinaldi, e la moglie Cristina Casini, compariranno di fronte al gup di Firenze, Piergiorgio Ponticelli, il prossimo 10 giugno, per l’inizio dell’udienza preliminare. Confermate le accuse, ovvero lo stalking e l’accesso abusivo allo sdi (il servizio informatico di indagine). Il procedimento è stato spostato a Firenze proprio in relazione alla competenza su quest’ultimo reato contestato.
Fra i 7, oltre ai coniugi Rinaldi, figurano anche un agente dei servizi segreti e 4 carabinieri. Come noto, secondo i magistrati l’ex comandante Rinaldi (difeso dagli avvocati Enrico e Lorenzo De Martino) sarebbe stato interessato a controllare la vita e gli spostamenti di una donna – con cui aveva avuto in precedenza una relazione – e dei suoi familiari, commettendo tutta una serie di atti di stalking, attraverso messaggi, lettere e telefonate tramite una falsa scheda telefonica; sempre per gli investigatori, inoltre, il comandante sfruttando i contatti e il suo prestigio professionale, si sarebbe anche avvalso dell’aiuto di membri di forze dell’ordine ed intelligence per accedere ad utenze telefoniche e per pedinare le vittime dello stalking, dietro richieste apparentemente istituzionali.
C.C