Caso Rossi, Gotti Tedeschi a le Iene: "Conti Mps allo Ior? Se li controllavo ero morto"

Di Redazione | 26 Marzo 2019 alle 22:29

La seconda parte dell’intervista all’ex presidente dell’Istituto Opere Religiose

Le Iene sono tornate questa sera sul caso Rossi con la seconda parte dell’intervista a Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior (LEGGI QUI: https://www.radiosienatv.it/caso-rossi-le-iene-lanciano-la-pista-legata-a-ior-e-vaticano/) sul mistero dei 4 conti aperti nella banca Vaticana riferibili a persone di Mps. Rossi aveva dei rapporti consolidati con lo Ior, tanto da recarsi spesso a Roma con delle valigette, pare, contenenti del denaro. Sulla sua scrivania è stato rinvenuto un fogliettino dove c’era scritto il numero dell’ex presidente: “Io non ho mai voluto vedere di chi erano certi conti, mi sono sempre rifiutato per non trovarmi un giorno in imbarazzo di fronte a un giudice che mi domanda: ‘che lei sappia ci sono questi conti’? – assicura – non era il mio compito, ho avuto l’incarico da parte di Papa Benedetto di portare trasparenza, dovevo lasciare perdere la curiosità di sapere chi accendeva i conti. Dovevo attuare le procedure di trasparenza, la legge antiriciclaggio e le verifiche sulla corretta applicazione di questa. Gli unici che sapevano le intestazioni dei conti erano Cipriani, Tulli e Mattietti (tutti ex dirigenti dello Ior, ndr). Mi sono rifiutato di mettere le mani sui nomi, per vari motivi: sarebbe nato uno scandalo prima di tutto, poi sarei stato interrogato e arrestato. In ogni caso, sia che ammettevi di averli visti, sia che mentivi, eri morto. Ricorda il caso Mino Pecorelli e perchè è morto? Ha messo le mani sui nomi- chiede Gotti Tedeschi alla Iena Monteleone – E c’era da proteggere la famiglia poi”.

 

 



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