Derivati Mps, la Procura di Milano chiede l'assoluzione per Viola e Profumo

Chiesta l’assoluzione per l’ex presidente di Mps Alessandro Profumo, l’ex AD Fabrizio Viola, e l'ex presidente collegio sindacale Salvadori nell’ambito del processo per falso in bilancio e aggiotaggio in relazione ai derivati Alexandria e Santorini

Di Redazione | 16 Giugno 2020 alle 18:43

Processo Mps, il pm milanese Stefano Civardi, al termine della sua requistoria ha chiesto oggi l’assoluzione per l’ex presidente di Mps Alessandro Profumo e l’ex AD Fabrizio Viola nell’ambito del processo per falso in bilancio e aggiotaggio in relazione ai derivati Alexandria e Santorini. Lo riporta l’agenzia Reuters.

Il pubblico ministero ha anche chiesto l’assoluzione per l’ex presidente del collegio sindacale della banca senese Paolo Salvadori, imputato solo per falso in bilancio. La richiesta del pm è stata avanzata per alcuni degli episodi contestati “perché il fatto non sussiste”, mentre per altri “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”.

I legali dei tre imputati non hanno rilasciato dichiarazioni. Al centro del processo c’è la contabilizzazione in bilancio dei derivati Santorini e Alexandria nel periodo che va tra il 2012 fino alla semestrale del 2015.

Il caso che riguarda fra gli altri l’attuale AD di Leonardo ha avuto un iter travagliato. La procura, infatti, aveva chiesto già al termine delle indagini preliminari l’archiviazione del fascicolo, ma l’opposizione di alcuni piccoli azionisti aveva trovato l’accoglimento di un primo giudice che aveva disposto l’imputazione coatta.

Un altro Gup, nell’aprile 2018, aveva poi rinviato a giudizio i tre imputati nonostante la procura avesse chiesto il proscioglimento dalle accuse continuando a sostenere che da parte degli imputati non ci fu “l’intenzione di ingannare nessuno”. La tesi è che gli imputati avrebbero seguito le indicazioni di Consob e Banca d’Italia nello scegliere il metodo di contabilizzazione dei derivati.



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