Discoteche e spray urticanti, gli addetti alla sicurezza: "Servono metal detector e pat down"

Di Redazione | 10 Dicembre 2018 alle 19:30

Il commento di Franco Cecconi (Aiss)

Una immane tragedia quella avvenuta nei giorni scorsi nella discoteca di Corinaldo (Ancona) provocata da uno spray al peperoncino diffuso al suo interno e dalla calca generatasi nella fuga per il panico, che ha portato alla morte di 5 minorenni e di una giovane madre. L’allarme sicurezza dei locali notturni suona forte in tutta Italia, anche a Siena. Biglietti spesso venduti in sovrannumero, scarsi controlli agli ingressi, mancato rispetto delle norme di sicurezza. Ne abbiamo parlato con alcuni addetti ai lavori nel campo della sorveglianza dei locali, a livello nazionale.

“L’unico modo per tenere sotto controllo la situazione è dare un’autorità differenti agli operatori e agli addetti al controllo – ha detto Franco Cecconi, presidente Aiss (Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria) – un’autorità giuridica a questa figura che non andrebbe equiparata alle forze dell’ordine ma almeno a quella di un incaricato di pubblico servizio. Come associazione lavoriamo per far cambiare la normativa e far apportare dei miglioramenti, chiediamo l’introduzione dei metal detector e del patdown alle porte, una sorta di perquisizione sommaria e superficiale, crea un forte deterrente”.



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