25 maggio Giornata Nazionale ADSI, le dimore storiche che aprono a Siena

torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, giunta quest’anno alla XV edizione

Di RSTV Comunicati | 18 Maggio 2025 alle 21:05

25 maggio Giornata Nazionale ADSI, le dimore storiche che aprono a Siena

Il più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte. Domenica 25 maggio torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, giunta quest’anno alla XV edizione. Su oltre 500 monumenti nazionali che apriranno per l’occasione, 112 sono in Toscana: 7 ad Arezzo, 37 a Firenze, 1 a Livorno, 14 a Lucca, 21 a Massa Carrara, 1 a Pistoia, 22 a Siena e 9 nelle Terre di Pisa. Castelli, rocche, ville, parchi e giardini che saranno visitabili gratuitamente offrendo l’opportunità di immergersi nella bellezza senza tempo del patrimonio artistico e culturale nazionale.

Nel Senese apre per la prima volta il Palazzo delle Papesse con possibilità di riduzione ingresso per la visita della mostra dedicata a Hugo Pratt, a Sovicille Palazzo al Piano e Villa Chigi-De Vecchi, mentre a Chiusi la Tenuta Granducale di Dolciano . A Borgo e Villa di Monte Sante Marie sarà possibile inoltre degustare gratuitamente olio extravergine bio e birra artigianale da grani antichi di Monte Sante Marie con possibilità di acquisto diretto dei prodotti della Tenuta e dalle 10 alle 18 sarà presente un food truck con alcuni piatti a base di prodotti aziendali mentre al Castello di Poggiarello degustazioni di vini da agricoltura biologica. A pagamento invece la degustazione di vini biologici a Badia a Coltibuono (con possibilità di pranzo in loco) e l’esperienza di wine tasting di tre vini biologici della Tenuta di Montechiaro. Al Castello di San Fabiano esposizione e vendita di prodotti aziendali oltre a oggetti di artigianato locale, abbigliamento e complemento d’arredo vintage. Le altre dimore storiche aperte gratuitamente sono  Villa L’Apparita, Villa di Cosona, Castello di Belcaro, Villa Torre Fiorentina, il giardino di Villa Vicobello, Casa dell’Abate Naldi, il cassero del Castello di Contignano, Castello di Brolio, il Convento San Bartolomeo a Piancastagnaio, Villa di Poggiano a Montepulciano, Castello di Fonterutoli e Villa di Geggiano. A Palazzo Sergardi Biringucci esposizione di opere pittoriche di artisti senesi nei locali a piano terra con le struggenti ballerine in bianco nero di Laura Stasi, i fondi oro in stile unico golden modern chic di Elena Conti, i cavalli iper realistici di Sandra Petreni, l’universo marino con gli iconici pesci di Ilaria Di Meo e i blu intensi di Massimo Stecchi. Alle 17,30 concerto a cura degli allievi del Conservatorio Rinaldo Franci di Siena.

“Il patrimonio culturale privato in Italia rappresenta una risorsa fondamentale per lo sviluppo del Paese. Con oltre 43.000 dimore storiche censite, il nostro Paese ospita il più grande museo diffuso d’Italia che racconta l’identità delle comunità locali” Così Giacomo di Thiene, Presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. “La nostra Giornata Nazionale, che giunge alla quindicesima edizione, è ormai una vera e propria tradizione che celebra la bellezza e la storia italiana. Una manifestazione di cui andiamo molto fieri non solo per la quantità di pubblico che oramai coinvolge, ma per la sua capacità di raccontare alla società e alle istituzioni l’impatto occupazionale ed economico che i beni culturali generano sul territorio valorizzando tradizioni e competenze locali; valorizzando la nostra memoria e a partire da essa contribuire allo sviluppo di un futuro sostenibile in cui il capitale umano divenga un fattore strategico e aggiuntivo per la crescita” conclude di Thiene.

Circa 20 mila dimore storiche private accolgono visitatori nell’arco dell’anno a dimostrazione del loro ruolo di attrattori culturali e turistici e della loro capillarità sul territorio. l’11% si trova nei piccolissimi comuni con meno di 2.000 abitanti, il 17% in quelli con meno di 5.000 abitanti; complessivamente il 54% è situato in centri abitati con meno di 20.000 residenti. Inoltre, una dimora su quattro si trova in contesto rurale. Questi dati sottolineano l’importanza delle dimore storiche nel contrastare lo spopolamento delle aree interne e favorire lo sviluppo delle imprese artigiane legate alla manutenzione di questi beni oltre alla diversificazione dei flussi turistici, portando benefici economici anche alle aree meno frequentate dai grandi circuiti internazionali.

Negli ultimi anni, infatti, il turismo di prossimità ha registrato una crescita significativa raggiungendo 34 milioni di visitatori annui e offrendo nuove prospettive per la valorizzazione delle dimore storiche.

L’iniziativa, un’immersione nella storia che rende il nostro Paese unico, si svolge in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep), l’Associazione culturale Città Nascosta, la Scuola di Musica di Fiesole, l’Associazione Ville Borbone e Dimore Storiche della Versilia, la Camera di Commercio Toscana Nord Ovest e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e del Ministero della Cultura e di Città Metropolitana di Firenze, Provincia di Arezzo, Provincia di Livorno, Provincia di Lucca, Provincia di Grosseto, Provincia di Massa Carrara, Provincia di Pisa, Provincia di Pistoia, Provincia di Siena e degli ambiti territoriali The Lands of Giacomo Puccini e Terre di Pisa. L’evento è realizzato con il sostegno di Fondazione CR Firenze, Generali – Agenzia Generali di Empoli Iacopo Speranza, il contributo di Poste Italiane S.p.A. e la media partnership di TGR e Rai Pubblica Utilità.

Gli ingressi ad alcune dimore sono a numero limitato ed è necessaria la prenotazione. L’elenco suddiviso per province e le modalità di accesso sono indicate sul sito dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.

 

SIENA

  1. Castello di Belcaro | strada di Terrensano e Belcaro 32, Siena
  2. Villa Torre Fiorentina |via Fiorentina 45, Siena
  3. Palazzo delle Papesse | via di Città 126, Siena
  4. Giardino di Villa Vicobello | viale R.Bianchi Bandinelli 14, Siena
  5. Palazzo Sergardi Biringucci | via Montanini 118, Siena
  6. Tenuta di Montechiaro | Strada di Montechiaro 3, Siena
  7. Giardino di Villa L’Apparita | Strada di Ginestreto 1, Siena (SI)
  8. Villa di Cosona | via Cosona 1, Pienza (SI)
  9. Casa dell’Abate Naldi | via Dante Alighieri 24, San Quirico d’Orcia (SI)
  10. Cassero del Castello di Contignano | via Piazza della Torre 1, Radicofani (SI)
  11. Castello di Brolio | località Madonna a Brolio, Gaiole in Chianti (SI)
  12. Badia a Coltibuono | località Badia a Coltibuono, Gaiole in Chianti (SI)
  13. Convento San Bartolomeo Piancastagnaio * | viale G. Vespa 368, Piancastagnaio (SI)
  14. Castello di San Fabiano | via di San Martino 1000 A, Monteroni d’Arbia (SI)
  15. Villa di Poggiano | via di Poggiano 7, Montepulciano (SI)
  16. Tenuta Granducale di Dolciano | località Dolciano 7, Chiusi (SI)
  17. Castello di Poggiarello | Strada di Caldana 38, Sovicille (SI)
  18. Borgo e villa di Monte Sante Marie | località Monte Sante Marie 1, Asciano (SI)
  19. Castello di Fonterutoli | via Ottone di Sassonia III 5, località Fonterutoli, Castellina in Chianti (SI)
  20. Villa di Geggiano | località Geggiano 1, Castelnuovo Berardenga (SI)
  21. Palazzo al Piano | Strada di Palazzo al Piano, Sovicille (SI)
  22. Villa Chigi De Vecchi | via di Toiano 218, località Sovicille (SI)

 

Associazione Nazionale Dimore Storiche | L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.



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