ASILO ABUSIVO, IL SINDACO VALENTINI DIFENDE LA DECISIONE DI CHIUSURA

Di Redazione | 14 Febbraio 2016 alle 1:14

ASILO ABUSIVO, IL SINDACO VALENTINI DIFENDE LA DECISIONE DI CHIUSURA

Accudiva i bambini nella propria casa

Lasilo domiciliare ritenuto abusivo, chiuso e sequestrato all’Acquacalda, con la tagesmutter che accudiva i bambini denunciata dalla procura dopo le indagini condotte della polizia municipale, sta innescando un gran numero di polemiche.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Bruno Valentini che, dal suo profilo Facebook, difende la decisione della polizia municipale e della procura e spiega: “Era scontato che la notizia della denuncia da parte della sezione di polizia giudiziaria dei vigili urbani di Siena contro un “asilo” abusivo suscitasse interesse (e sconcerto). Poiché non mi hanno convinto alcuni commenti vorrei precisare che il sistema pubblico di asili nido a Siena è ampio, di ottimo livello e con costi in linea con quelli di altre città (forse addirittura inferiori e sicuramente con notevoli fasce di agevolazione ). Neanche se fosse stato scarso ciò avrebbe legittimato lo svolgimento di un’attività abusiva di asilo nido ma comunque abbiamo, non da ora, un servizio comunale molto qualificato. Proprio poche settimane fa abbiamo riaperto i bandi per accogliere ulteriori 12 piccoli (anche di altri Comuni) ed i posti sono stati assegnati. Ma soprattutto non si può improvvisare la capacità di accudire ai nostri bambini , senza qualifiche e senza autorizzazione. Non basta essere una brava mamma per impostare e gestire un percorso educativo per i figli degli altri. Il Comune non vuole e non può monopolizzare l’offerta formativa per i bimbi fino a tre anni ma non può consentire che ciò avvenga al di fuori di standard di qualità e di autorizzazione definiti per legge e riconosciuti dal sistema di educazione pubblico, perché gli asili nido non sono parcheggi”.

Il sindaco spiega anche che la spesa massima nelle strutture pubbliche è di 430 euro mentre gli altri pagano in proporzione alla condizione economica. Le famiglie nel loro complesso coprono poco più del 20 per cento del costo del servizio pubblico ed il resto è a carico del bilancio comunale e quindi di tutti i contribuenti: più o meno 750mila euro su 3,5 ml di costi.



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