A Siena il XXV Congresso nazionale SIOMMMS: osteoporosi e malattie dello scheletro al centro della ricerca

Oltre mille specialisti da tutta Italia e dall’estero all’Aou Senese. Interdisciplinarità, nuove terapie e spazio ai giovani ricercatori

Di Lorenzo Agnelli | 20 Dicembre 2025 alle 9:00

Siena torna protagonista della ricerca medico-scientifica grazie al XXV Congresso della Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS), che si è svolto nell’Aula Magna del Centro didattico dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.
Un appuntamento di rilievo nazionale e internazionale, che dopo vent’anni riporta il congresso a Siena, riunendo oltre mille partecipanti tra clinici, ricercatori ed esperti del settore. A presiedere l’edizione 2025 è il professor Bruno Frediani, direttore della Reumatologia dell’Aou Senese e del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università di Siena.

Il congresso ha posto al centro la collaborazione interdisciplinare e il potenziamento della ricerca sulle patologie osteometaboliche. Internisti, endocrinologi, reumatologi, ortopedici, fisiatri, ginecologi, radiologi, geriatri e medici di medicina generale partecipano a sessioni congiunte, confermando la necessità di un approccio condiviso nella diagnosi e nella cura dell’osteoporosi.

Tra i temi principali emerge la terapia sequenziale, una delle novità più rilevanti discusse durante il meeting.
“La novità più importante di questo congresso – spiega Bruno Frediani – è proprio la terapia sequenziale: significa che il trattamento del paziente viene pianificato fin dall’inizio su più farmaci nel tempo. Si alternano farmaci che stimolano la formazione dell’osso e farmaci che ne frenano la perdita di minerale, perché alcuni perdono efficacia nel tempo. È una strategia che consente di dare stimolo e allo stesso tempo contenere le perdite”.

Un approccio che conferma come l’osteoporosi sia una patologia complessa, che richiede competenze diverse e una diagnosi condivisa: “L’osteoporosi – sottolinea Frediani – è una malattia che coinvolge più specialità: endocrinologia, reumatologia, geriatria, medicina interna. L’interdisciplinarità è il vero valore aggiunto di questo congresso”.

Spazio ai giovani e alla ricerca

Ampio spazio è dedicato alla formazione delle nuove generazioni di ricercatori, con iniziative come il “Fellow Day” pre-congressuale e il simposio del gruppo YES – Young Experts SIOMMMS. In programma anche la Seconda Giornata nazionale della ricerca, momento di confronto tra le principali scuole italiane impegnate nella ricerca di base e clinica.
“È un confronto multidisciplinare fondamentale – commenta Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese – e soprattutto c’è grande attenzione ai giovani, su cui dobbiamo costruire il futuro delle professioni sanitarie. Ringrazio il professor Frediani per aver dato così tanto spazio alle nuove generazioni”.

Siena al centro della comunità scientifica internazionale

Soddisfazione anche da parte dell’Università di Siena, che rafforza il proprio ruolo nel panorama della ricerca biomedica: “Si celebra il venticinquesimo congresso della SIOMMMS, un momento importante – afferma il rettore Roberto Di Pietra –. Siamo grati che Siena sia stata scelta per un convegno internazionale che coinvolge oltre mille delegati e società scientifiche di altri Paesi. Questo conferma che Siena può giocare un ruolo centrale nella ricerca e nell’aggiornamento professionale”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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