Si è concluso, davanti al giudice Simone Spina del Tribunale di Siena, il processo a carico del trentaduenne di origini rumene arrestato nella notte tra il 4 e il 5 ottobre scorso ad Abbadia San Salvatore, dopo essersi opposto ai carabinieri intervenuti per fermarlo, armato di coltello e in stato di ebbrezza, e aver ferito uno dei militari.
Nel corso della terza udienza, alla presenza del pubblico ministero Claudio Rotunno e dell’avvocato difensore Roberta Batelli, il giudice ha accolto la richiesta della difesa di applicare le attenuanti generiche e ha ridotto di un sesto la pena, condannando l’imputato a un anno di reclusione. La pena verrà sostituita con 720 ore di lavori di pubblica utilità presso la Misericordia di Abbadia San Salvatore. È stato inoltre disposto il divieto di espatrio, il ritiro del passaporto e la limitazione degli spostamenti alla sola regione Toscana.
Il processo si è svolto con rito abbreviato. Il trentaduenne era stato precedentemente condannato a sei mesi di reclusione e sei mesi di arresto, oltre a una sanzione pecuniaria, per resistenza e minacce a pubblico ufficiale, lesioni personali e porto abusivo di armi. Già nella scorsa udienza il giudice aveva riconosciuto la responsabilità dell’imputato, riservandosi però sulla possibilità di sostituire la pena detentiva con i lavori di pubblica utilità, richiesta avanzata dalla difesa.
Nella sentenza di oggi, il giudice Spina ha riconosciuto il comportamento collaborativo dell’imputato e le sue condizioni personali, accogliendo la proposta dell’avvocato Batelli. Resteranno in vigore anche le misure di controllo già disposte durante il procedimento.
Andrea Bianchi Sugarelli