Abbadia San Salvatore, ubriaco in strada con un coltello: condannato

Il giudice valuta la richiesta di lavori di pubblica utilità per il trentaduenne di Abbadia San Salvatore, disposto anche un controllo trisettimanale dai carabinieri.

Di Redazione | 14 Ottobre 2025 alle 22:08

Abbadia San Salvatore, ubriaco in strada con un coltello: condannato

Si è chiuso questa mattina davanti al giudice del tribunale di Siena, Simone Spina il procedimento penale a carico del trentaduenne di origini rumene arrestato nella notte tra il 4 e il 5 ottobre scorso ad Abbadia San Salvatore dopo un episodio che aveva destato allarme tra i residenti. L’uomo, trovato ubriaco in strada e armato di un coltello, aveva opposto resistenza ai carabinieri intervenuti su segnalazione dei cittadini, minacciando i militari e ferendone uno durante le fasi concitate dell’arresto.

Alla presenza del vice procuratore onorario Maria Sebaste e dell’avvocato difensore Roberta Batelli del foro di Siena, il procedimento si è svolto con rito abbreviato, come disposto dal giudice, che non ha accolto la richiesta della difesa di ascoltare una testimone. Nel corso dell’udienza, la pubblica accusa ha sottolineato la gravità dei fatti, riconoscendo tuttavia all’imputato le attenuanti generiche per la situazione personale e il comportamento processuale. La difesa ha chiesto l’assoluzione o, in subordine, la concessione della pena minima, sostenendo che la lesione al carabiniere non sarebbe stata provocata intenzionalmente e che l’uomo, aveva deposto il coltello appena intimato dai militare, non costituendo più un pericolo.

Il giudice Spina ha riconosciuto l’imputato colpevole dei reati contestati – resistenza e minacce a pubblico ufficiale, lesioni personali e porto abusivo di armi – applicando una condanna a sei mesi di reclusione e sei mesi di arresto con 500 euro di ammenda. Il magistrato ha stabilito anche la revoca della sospensione condizionale di un patteggiamento concesso all’uomo nel 2022 quando venne condannato a tre anni e sette mesi per tentato omicidio.

Riguardo alla richiesta della difesa di sostituire i mesi di pene detentive con lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità presso un ente del territorio, il giudice si è riservato la decisione, rinviando l’udienza in attesa della conferma formale della disponibilità dell’ente stesso.

Sul fronte delle misure cautelari, la difesa ha chiesto la revoca o l’alleggerimento dell’obbligo di dimora, richiesta a cui il pubblico ministero si è opposto. Il giudice, pur ritenendo ancora necessario un controllo sull’imputato, ha disposto una misura meno restrittiva: l’uomo dovrà presentarsi tre volte a settimana presso la caserma dei carabinieri. La misura resterà in vigore fino al 13 aprile 2027, salvo ulteriori provvedimenti.

L’episodio, che aveva suscitato preoccupazione nella comunità di Abbadia San Salvatore, si conclude così con una condanna che tiene conto sia della gravità dei fatti sia delle condizioni personali dell’imputato. Rimane da definire se la reclusione potrà essere effettivamente convertita in lavori di pubblica utilità.

Andrea Bianchi Sugarelli



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