Accordo Comune-Airbnb, la tassa di soggiorno crescerà del 10%

Di Redazione | 13 Dicembre 2018 alle 18:26

Accordo Comune-Airbnb, la tassa di soggiorno crescerà del 10%

Riscossione automatica e freno al mancato versamento, un illecito non solo fiscale, ma anche penale

Il Comune di Siena e Airbnb hanno sottoscritto l’accordo per rendere automatica la riscossione dell’imposta di soggiorno per i turisti che alloggiano nella città toscana prenotando attraverso la piattaforma. La notizia è stata data oggi  dall’assessore al Turismo e Commercio, Alberto Tirelli, dal collega  al Bilancio Luciano Fazzi, e da Giulio del Balzo, Public Policy Associate Italia di Airbnb, durante la conferenza stampa tenutasi a Palazzo Berlinghieri.

Dal prossimo 1° gennaio Siena si aggiunge così alle altre città italiane, tra le quali Palermo, Napoli, Torino, Genova, Bologna, come pure Firenze e Lucca che nei mesi scorsi avevano raggiunto l’intesa con il Portale. L’accordo rappresenta una svolta nella semplificazione del pagamento e della riscossione dell’imposta di soggiorno, contribuendo, al contempo, a ridurre fortemente il rischio dell’evasione dell’imposta per quanto concerne agriturismi, case private, affittacamere e  bed and breakfast.

Tra le principali novità che interessano l’imposta di soggiorno, l’Assessore  Fazzi ha evidenziato che “da inizio anno per il settore extralberghiero e le locazioni brevi, la tariffa uniformata a 2 euro, sarà applicata per soli 4 pernottamenti (prima erano 6) effettuati da ciascun ospite nella stessa struttura e nello stesso mese solare; mentre sarà estesa a due soggetti  l’esenzione, per chi accompagna degenti ricoverati in strutture sanitarie del territorio comunale, o in comuni confinanti. Tali modifiche oltre a ridurre la pressione fiscale sugli operatori del settore turistico faciliteranno l’incontro della domanda e dell’offerta per strutture private”.

“Iniziare una collaborazione con Airbnb, un portale già affermato a livello internazionale e in costante crescita – ha evidenziato Tirelli – capace di mettere in contatto persone in cerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi con persone che hanno uno spazio da affittare, significa iniziare, con azioni concrete, a regolarizzare l’ambito delle locazioni turistiche, in modo da far emergere una buona fetta di mercato sommerso che danneggia non solo le casse comunali ma, soprattutto, tutti quei soggetti che seguendo la normativa applicano regolarmente la tassa di soggiorno che poi il Comune riversa con iniziative di promozione e altro sugli stessi e la città”.

Per Giulio del Balzo, Public Policy Associate di Airbnb Italia, l’accordo “è il risultato di un percorso di confronto e di dialogo con l’amministrazione locale, che dobbiamo ringraziare. Si tratta di un’intesa vantaggiosa per tutti: ci guadagna il turista, sempre più orientato a gestire servizi e pagamenti online; ci guadagnano gli host, che spesso hanno difficoltà a farsi pagare la tassa in contanti, e che sono poi tenuti al riversamento al Comune, e ci guadagno le amministrazioni, che si assicurano il pagamento dell’imposta per tutte le prenotazioni tramite Airbnb”.

Come ha aggiunto il dirigente finanziario del Comune Luciano Benedetti “con la sottoscrizione di questa convenzione stimiamo un incremento del 10% rispetto ai 2milioni di euro di imposta che incassiamo annualmente. Circa 200mila euro in più. La collaborazione attivata con Airbnb, e il puntuale controllo svolto dal nostro Corpo di Polizia Municipale, rappresenteranno, indubbiamente, un freno al mancato versamento dell’imposta di soggiorno, un illecito non solo fiscale, ma anche penale, per coloro che si appropriano indebitamente di somme di denaro che devono, invece, entrare nelle casse comunali”.

Presente alla conferenza stampa anche Vito Pavia, presidente dell’associazione Host Toscana che ha chiesto di “destinare parte degli introiti dell’imposta per istituire corsi di aggiornamento per gli operatori del settore, così da garantire una maggiore conoscenza sulle normative”.

Dal 1° gennaio Siena si unisce così al club delle oltre 500 amministrazioni nel mondo per le quali Airbnb gestisce in maniera semplificata il versamento delle imposte e per le quali ha intermediato oltre un miliardo di dollari. Chi prenoterà una struttura ricettiva tramite  Airbnb si vedrà trattenere, già al momento della prenotazione, l’imposta di soggiorno dovuta al Comune di Siena.

Airbnb a Siena

L’accordo va a intercettare una tendenza crescente anche nel nostro comune. Sono infatti circa 1.500 gli annunci di Airbnb nel territorio del comune di Siena, con una crescita del 15% rispetto allo scorso anno. Negli ultimi mesi tali strutture hanno ospitato circa 55.000 ospiti, con un incremento del 20% e una durata media del soggiorno di 2,7 notti. Sempre nell’ultimo anno, i proprietari degli immobili destinati ad affitti brevi hanno condiviso la propria casa per 28 notti, con un ricavo medio di circa 4.900 euro.



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