Due accorpamenti nel territorio senese e il rischio di smembramenti tra plessi e indirizzi scolastici. È quanto potrebbe accadere con l’attuazione del piano di dimensionamento scolastico regionale, che coinvolge anche l’Istituto comprensivo Folgore di San Gimignano e l’Istituto comprensivo San Bernardino da Siena.
Secondo quanto riferisce la segretaria generale della Flc Cgil Siena Chiara Magini, ci saranno “non solo gli accorpamenti, ma anche una redistribuzione degli studenti”, che comporterebbe “la separazione della scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale San Bernardino dalle sezioni della primaria e dell’infanzia, destinate all’Istituto Jacopo della Quercia”.
“Si parla perfino dello smembramento del plesso Colleverde della scuola Mattioli – aggiunge Magini –. Dirigenti e amministrazioni si stanno muovendo con una fretta eccessiva, applicando una legge non ancora vincolante. Così si rischia di perdere continuità territoriale e didattica, percorsi musicali e posti di lavoro”.
Mentre a Siena cresce la preoccupazione, oggi a Firenze, davanti alla sede della Giunta regionale, si è svolto un presidio della Flc Cgil Toscana per chiedere al governo di ritirare il piano nazionale degli accorpamenti scolastici e alla Regione di fare un passo indietro sulla delibera che ne prevede 16 in tutta la Toscana (4 a Lucca, 3 a Massa Carrara, 3 a Pistoia, 2 a Firenze, 2 a Grosseto e 2 a Siena).
“Il nostro obiettivo – spiega Magini – è difendere la qualità della scuola pubblica. Accorpare gli istituti significa ridurre il personale, tagliare fondi e indebolire la rete educativa nelle aree periferiche. Chiediamo che il piano venga sospeso e che le decisioni tornino a essere condivise con scuole, famiglie e comunità locali”.