Furto all'Euronics, condannati due rumeni

Di Redazione | 3 Agosto 2017 alle 17:45

Furto all'Euronics, condannati due rumeni

Ladri acrobati avevano messo a segno il furto all’Euronics

Arrivano le prime condanne per i ladri acrobati specializzati in furti di alta tecnologia, arrestati dalla Polizia di Stato lo scorso 30 maggio, dopo aver commesso un colpo in un centro commerciale a Rovigo.

I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Siena erano sulle loro tracce fin dal furto che venne perpetrato nella notte del 29 marzo all’Euronics di Colle Val d’Elsa, nella nostra provincia.

B.C. di 32 anni e R.A.M. di 25 anni, cittadini di nazionalità rumena, erano stati colti con le mani nel sacco mentre stavano rubando alla nota catena di elettronica “COMET S.p.A.” nel Veneto.

La coppia, unitamente ad altri complici ancora in fase d’identificazione, era specializzata nel furto di prodotti altamente tecnologici, commessi in varie parti d’Italia sempre con le stesse modalità. In particolare, i malviventi erano abili nel calarsi dall’alto delle strutture, utilizzando delle corde per eludere i sistemi di allarme agli ingressi, indossando passamontagna e guanti per non essere identificati.

Le indagini erano state avviate a marzo dalla Squadra Mobile senese, diretta dal Commissario Capo Enzo Tarquini, dopo il primo intervento dei poliziotti delle Volanti, inviati alla periferia della città dalla sala operativa, a seguito di una segnalazione di un cittadino senese che aveva notato un’autovettura sospetta e aveva chiamato la Polizia.

Dagli accertamenti svolti era, poi, emerso che la stessa auto sospetta era stata ripresa dagli impianti di videosorveglianza dell’Autopalio, subito dopo il furto perpetrato all’Euronics di Colle Val d’Elsa la notte del 29 marzo scorso.

Nella circostanza i ladri, dopo aver forzato un lucernaio, erano entrati nel negozio calandosi con una corda dal tetto. Una volta all’interno, due di loro si erano impossessati di cellulari e dispositivi elettronici per un valore di circa 17.000 euro.

Dalle immagini delle telecamere, i poliziotti hanno quindi visto due giovani di corporatura esile, che si erano calati dal tetto, ed una terza persona, di corporatura robusta, che li attendeva fuori.

I successivi accertamenti investigativi svolti, anche attraverso l’ausilio di dispositivi tecnici, dalla Mobile di Siena e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di disvelare uno stabile e radicato ambiente criminale che, nell’ ultimo mese, si era reso responsabile di almeno altri due tentati furti nelle province di Verona e Mantova.

Per i due rumeni le manette erano scattate quindi all’alba del 30 maggio scorso a Rovigo, quando sono stati sorpresi subito dopo aver perpetrato un furto con un bottino di circa 80.000 euro, merce che era stata restituita dalla Polizia interamente al legittimo proprietario.

I due arrestati, in Italia senza fissa dimora e senza alcuna attività lavorativa apparente, erano stati accompagnati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.  Nei giorni scorsi il Tribunale di Rovigo li ha condannati rispettivamente a 3 e 2 anni di reclusione, facendoli permanere alla casa circondariale veneta.

Decisiva è stata la testimonianza degli investigatori della Squadra Mobile di Siena che hanno ricostruito nel dettaglio le fasi della complessa attività che ha portato alla cattura dei ladri. Intanto proseguono le indagini per individuare gli altri componenti della banda e verificare ulteriori responsabilità per altri furti.



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