Tornano le iniziative “Giovani&Dintorni” che l’Istituto G. Caselli di Siena dedica ogni anno durante i mesi scolastici ai temi più delicati della fase dell’adolescenza. Un appuntamento immancabile quello con Gianpietro Ghidini dell’Associazione Ema Pesciolino Rosso, che per il secondo anno consecutivo porta la sua esperienza vissuta con il figlio nell’oscuro tunnel della dipendenza.
“La speranza mia oggi – ha detto ai nostri microfoni Ghidini – è di portare un pezzo di Ema nel cuore di questi ragazzi, che magari li aiuti a riflettere un po’ di più sul senso della loro vita, provando a fare un viaggio per far loro osservare la vita da un altro punto di vista”.
All’Auditorium del Santa Chiara Lab, dove si è svolto l’incontro, commozione e un silenzio assordante hanno fatto da cornice al toccante racconto di un padre che ha scelto di trasformare il suo dolore in un impegno di prevenzione e formazione.
“Partiamo da un incontro che in realtà non si focalizza solo sulle dipendende – spiega Filomena Cataldo dell’Area Comunicazione Istituto Caselli – ma è un incontro motivazionale su come da un grande dolore si possa rinascere e creare qualcosa di nuovo e soprattutto investire la propria umanità per fare qualcosa di positivo per gli altri”.
Oltre alle nozioni culturali l’Istituto G. Caselli resta particolarmente sensibile anche ai principi sociali a sostegno del dialogo e del confronto per formare, aldilà dell’aspetto scolastico, gli adulti di domani.
“Se solo noi riuscissimo ad insegnare ai ragazzi come affrontare la durezza della vita sarebbe già un obiettivo da diploma ad honorem – aggiunge Beatrice Cappelli Docente Vicario Dirigente Scolastico – perchè noi insegniamo le nozioni e poi i ragazzi di fronte ad una perdita, di fronte ad una malattia, di fronte ad un momento davvero duro, non hanno gli strumenti per affrontarlo”.