Agricoltura al centro del futuro toscano: Giani all’assemblea Coldiretti rilancia sul modello di sviluppo regionale

A Firenze il confronto con la presidente Cesani e la giunta regionale: giovani, biologico, filiera corta e gestione dell’emergenza peste suina al centro del dibattito.

Di Redazione | 13 Dicembre 2025 alle 8:00

Agricoltura al centro del futuro toscano: Giani all’assemblea Coldiretti rilancia sul modello di sviluppo regionale

“Coltivare il futuro”. Con questo slogan Coldiretti Toscana ha aperto a Firenze la sua assemblea regionale. Un appuntamento che ha riunito il presidente della Regione Eugenio Giani, gli assessori Leonardo Marras e Monia Monni, la presidente del Consiglio regionale Stefania Saccardi e la presidente di Coldiretti Toscana Letizia Cesani, chiamati a fare il punto sulle sfide e le prospettive dell’agricoltura toscana.

Al centro dell’intervento del presidente Giani, il ruolo strategico del settore nel modello di sviluppo regionale: “L’agricoltura deve rappresentare una parte fondamentale della nostra economia – ha dichiarato – perché è una delle vocazioni principali della Toscana“. Giani ha richiamato la necessità di sostenere giovani, donne e imprese, non solo nella produzione agricola tradizionale ma anche nella trasformazione e nella valorizzazione dei prodotti toscani nel mondo.

Il presidente ha ribadito l’importanza del biologico e della tutela ambientale, ricordando come la Toscana vanti il 37,5% delle aree coltivabili gestite con metodi bio. Un primato accompagnato dalla forte diffusione della filiera corta e da una qualità riconosciuta anche a livello internazionale, testimoniata dalle 90 denominazioni DOP e IGP che caratterizzano il territorio.
“Agricoltura, forestazione e allevamenti – ha concluso Giani – sono strumenti fondamentali anche contro lo spopolamento delle aree interne. Su queste linee continueremo a investire”.

Sul fronte delle politiche europee è intervenuto l’assessore all’agricoltura Leonardo Marras, che ha espresso forte preoccupazione per l’ipotesi di un “fondo unico” nella futura Politica Agricola Comune.
“Ridurre tutto a un unico contenitore significa abbassare risorse e difese per gli imprenditori – ha spiegato –. Le Regioni italiane hanno adottato una posizione comune per chiedere al Governo di opporsi”. Marras ha insistito sulla necessità di valorizzare le imprese agricole, sostenere il ricambio generazionale e dare certezze a chi sceglie la terra come progetto di vita: “Dobbiamo guardare al futuro senza tinte fosche”.

Particolarmente critica la situazione sul fronte sanitario, come ha sottolineato l’assessora alla sanità Monia Monni parlando dell’emergenza peste suina.
“La malattia rischia di propagarsi – ha dichiarato – e siamo insoddisfatti per gli strumenti non messi in campo dal commissario”. Monni ha riferito della presenza di nuove carcasse nelle zone di Massa e Lucca, denunciando la carenza di veterinari e i limiti imposti alle assunzioni.
“Servono personale, attrezzature e mezzi per il recupero delle carcasse in aree difficili come Garfagnana e Lunigiana. La Regione continuerà a investire, ma il Governo deve trattare l’emergenza come tale”.

L’assemblea si è chiusa con l’impegno condiviso di rafforzare il lavoro di squadra tra istituzioni e mondo agricolo, in un momento in cui il settore è chiamato a fronteggiare sfide economiche, ambientali e sanitarie sempre più complesse.



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