Agroalimentare e tutele dei lavoratori, il convegno alla Camera di Commercio, Flai Cgil: "Serve stabilizzare il lavoro"

Franceschelli (Pd): "Oggi troppe persone la mattina partono per portare un pezzo di pane a casa e la sera non tornano"

Di Simona Sassetti | 27 Maggio 2025 alle 15:00

Le prospettive dell’agroalimentare e le tutele dei lavoratori al centro del convegno organizzato da CGIL Siena, FLAI CGIL Siena e Toscana. Quello dell’agrolimentare è un settore che traina l’economia di Siena e provincia, ed uno dei pochi comparti che ancora regge di fronte alle crisi che hanno colpito altri settori, eppure su 15.000 occupati in agricoltura a Siena, 13.000 sono a tempo determinato.  Per questo, come ha evidenziato Andrea Biagianti, Segretario Generale FLAI CGIL Siena, questa iniziativa, che si è svolta alla Camera di Commercio, è servita ad apire un primo confronto sul territorio tra istituzioni e associazioni datoriali.  “La Flai – spiega Mirko Borselli, Segretario FLAI CGIL Toscana -, si è spesa in prima persona per permettere la promulgazione della legge 199 sul contrasto al caporalato e al grande sfruttamento lavorativo in agricoltura. A distanza ormai di nove anni dall’entrata in vigore della legge, abbiamo creato molte sezioni territoriali all’interno dei singoli territori, ovvero nelle province.  Attraverso le sezioni territoriali cerchiamo di andare a indagare sulle criticità presenti nei territori per far mancare l’acqua al mulino dei caporali. Parliamo all’incirca di 15.000 operai, quindi una rilevanza assoluta in termini anche di produzione di ricchezza per il territorio, e Siena è la provincia con più occupati nella cultura di tutta la Toscana”. Borselli ha evidenziato anche le strategie per combattere la crisi a 360 gradi dell’agricoltura. “Serve una qualificazione dell’operaio agricolo – risponde-. Serve quindi sia un percorso formativo, che tutta una serie di riconoscimenti da una parte economici, ma anche di garanzia occupazionale”.

Quello dei contratti a tempo determinato è un grosso limite che ha fatto emergere anche il senatore Pd Silvio Franceschelli, “dietro una stabilità di una famiglia ci sono anche le decisioni di una vita. Nel corso degli anni il potere d’acquisto delle famiglie si è perso, i servizi si sono ridotti e oggi si arriva a una condizione a cui non possiamo rassegnarci a vedere una condizione di non ritorno”. L’attenzione è stata rivolta anche sul tema del caporalato. “Oggi troppe persone, troppi lavoratori la mattina partono per portare un pezzo di pane a casa e la sera non tornano perché succede un grave infortunio sul lavoro -sottolinea – . A questo bollettino quotidiano dobbiamo trovare quelle che sono le misure necessarie perché il lavoro abbia la giusta redditività e abbia una dignità. Spesso dietro ad una mancata sicurezza c’è l’approssimazione e noi dobbiamo lavorare per trovare tutti una sinergia”.  Presente al convegno anche Marco Randellini, segretario generale della Camera di Commercio Siena Arezzo: “C’è una certa stabilità e siamo oltre a 5.000 imprese con 15.000 addetti – spiega -.  I dati sono abbastanza confortanti e rappresenta circa il 5% del valore aggiunto, e in termini di export è un settore molto importante che sul valore aggiunto porta 800 milioni circa di introiti derivanti dall’esportazione. Ovviamente, essendo per lo più destinato verso gli Stati Uniti questo sarà fortemente soggetto, e già lo è, alle tensioni internazionali, legate ovviamente alle politiche tariffarie che in questo momento vengono ad essere oggetto di contrattazione. Dal punto di vista dell’occupazione. L’occupazione cresce a fronte di un numero di aziende che rimane stabile. In questo momento, però, è un’occupazione ancora legata molto alla stagionalità, al precariato. E quindi ecco, dal punto di vista anche del lavoro irregolare c’è molto da fare”.

 

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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