Allarme peste suina: in Toscana nessun caso accertato, ma la regione si prepara

La malattia, letale per i suini, sta colpendo Piemonte e Liguria. A Massa-Carrara già vietata precauzionalmente l'attività venatoria

Di Redazione | 18 Gennaio 2022 alle 10:23

Allarme peste suina: in Toscana nessun caso accertato, ma la regione si prepara

La peste suina africana fa tremare gli allevatori di tutta Italia. Dopo i primi focolai in Piemonte e Liguria, anche la Toscana inizia a muoversi d’anticipo per cercare di arginare l’avanzare della malattia letale per gli allevamenti di suini. Nella provincia di Massa Carrara è già stata messa in pausa in via precauzionale l’attività venatoria.

“A Massa Carrara non c’è un focolaio, in Toscana ad oggi non c’è un caso accertato; è una misura precauzionale essendo la provincia confinante con il territorio ligure – spiega Roberto Vivarelli, presidente dell’ATC 3 Siena Nord e coordinatore degli ATC toscani – I cacciatori, se avvistano un animale morto senza sparo o incidenti, devono allertare la Asl locale. La regione istituirà presto un numero verde da chiamare”.

Occhi aperti dunque nei boschi: qualunque segno sospetto di presenza di cinghiali morti è da segnalare subito, così da poter circoscrivere l’area che sarà sottoposta a lockdown. In Piemonte sono già tantissimi i comuni coinvolti, nei quali è stata vietata non solo la caccia, ma anche la raccolta dei funghi e dei tartufi e il trekking. La Toscana intanto gioca d’anticipo: la Regione ha infatti attuato un provvedimento per aiutare gli allevamenti allo stato brado di suini per raddoppiare e rinforzare le recinzioni, così che non avvengano contatti con i cinghiali, che sono i veicoli della malattia.



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