Partire per aiutare chi è in difficoltà. E’ in momenti difficili come quelli che stanno vivendo molte persone in Toscana che emerge l’importanza dei volontari, persone pronte a tendere una mano al prossimo.
Il senese Stefano Rosini, dell’associazione La Racchetta, è stato uno dei primi a recarsi nelle zone alluvionate per lavorare nella sala operativa di Firenze. “Sono intervenuto nella sala operativa che gestisce le emergenze – ha detto ai nostri microfoni -. I primi momenti sono stati molto complicati perché arrivavano molti feedback di quella che era la situazione e quindi c’era già da gestire l’invio di squadre. Abbiamo cercato di fare rete per capire quali fossero le esigenze ma ovviamente erano tantissime e dopo qualche ora sono iniziate ad arrivare le notizie delle persone decedute e dei dispersi. Abbiamo capito che la situazione era molto grave”.
L’impegno è molto da parte di tutte le associazioni di volontariato e non solo, i vigili del fuoco della Toscana in questi giorni hanno registrato circa 4750 interventi dovuti all’emergenza in corso.
I numeri però non possono spiegare la portata dei danni che si stanno verificando per via delle alluvioni e chi è intervenuto sul campo ricorda soprattutto i momenti condivisi con chi rischia di perdere tutto: “I vigili del fuoco ci hanno chiamato perché c’era una signora in sedia a rotelle da portare via e loro non avevano un mezzo adeguato – ha raccontato Rosini -. Lo abbiamo fatto noi con il nostro pick-up e questo mi è rimasto impresso. Sono comunque stati tanti i momenti complessi da gestire a livello emotivo e psicologico”.