Amministrative Poggibonsi, 120 persone al laboratorio per la costruzione del programma di Susanna Cenni

Città "futura": alla Pubblica Assistenza oltre 120 persone hanno partecipato ai tavoli programmatici; tra le prime proposte,“Sistema-Valdelsa” per nuovi progetti di sviluppo e una delega alla Partecipazione

Di Redazione | 13 Marzo 2024 alle 22:00

Amministrative Poggibonsi, 120 persone al laboratorio per la costruzione del programma di Susanna Cenni

Una grande partecipazione con 120 persone interessate e attente che hanno animato, sabato pomeriggio, un momento intenso di costruzione della città Futura: è una prima riposta molto positiva al laboratorio con cui Susanna Cenni sta costruendo il suo programma elettorale per le amministrative di Poggibonsi.

“Sabato è stato davvero un momento importante – spiega la candidata sindaca – che, per certi versi, è andato perfino oltre le nostre aspettative. Per quattro ore oltre 120 persone provenienti da punti di vista differenti hanno discusso, segnalato criticità e fatto proposte, dando vita a un dibattito vivace, mai distruttivo. Erano presenti ai tavoli molti mondi diversi: lavoro, impresa, sindacati, commercio, agricoltura, professioni e associazioni provenienti da volontariato, sport, cultura, donne, giovani, insieme a semplici cittadini e cittadine che hanno portato il loro sguardo”.

I sette tavoli tematici hanno già fatto emergere molti spunti di lavoro interessanti e concreti. Ad esempio il tema della povertà abitativa, la necessità di non abbassare la qualità dei servizi sociosanitari e consultoriali, il bisogno di mettere in campo un nuovo parco progetti per la rigenerazione, il rilancio del complesso Fortezza; e ancora il Politeama come hub per creare professionalità e servizi per il teatro e il cinema, più illuminazione e vita in aree in cui si percepisce insicurezza, una rinnovata centralità dello sport, in cui saranno necessari interventi di ammodernamento infrastrutturale, anche come strumento di inclusione sociale e relazione con la città intera, la rivitalizzazione del commercio e delle attività nel centro, la banca del tempo. Adesso servirà un momento di elaborazione e sedimentazione, mentre un gruppo di lavoro è già impegnato a razionalizzare le proposte e trasformarle in progetti concreti, per poi tornare con altri momenti di partecipazione.

Lo sviluppo economico e la cura come metodo. Una delle questioni emerse con maggiore forza è, certamente, quella relativa al lavoro e allo sviluppo economico e, più in generale, all’individuazione di un contesto utile a far interloquire in modo permanente il pubblico e il privato per affrontare e semplificare problemi o mettere in campo proposte: la difficoltà di reperire personale per le imprese, una rinnovata attenzione ai diritti e alla qualità del lavoro, la necessità di sostenere in modo collettivo lo sviluppo di qualità e le sfide della transizione nell’economia valdelsana, tenendo assieme imprese, istituzioni, lavoro.

“A tale proposito – spiega Cenni – vogliamo mettere a punto uno strumento di confronto pubblico-privato, una sorta di “Sistema Valdelsa” dove si possa guardare al futuro, si approfondisca e si progetti: un luogo capace di intercettare e possibilmente anticipare i cambiamenti, attrarre investimenti e finanziamenti pubblici, agevolare la formazione professionale e il welfare aziendale. Lavoreremo anche per non perdere mai di vista la qualità del lavoro e per recuperare le relazioni sindacali ove si sono interrotte, nella convinzione che solo tenendo assieme tutta la rappresentanza, a partire da quella dei lavoratori e delle lavoratrici, si possano compiere utili passi in avanti per tutta la comunità”.

Un altro tema emerso trasversalmente dai tavoli, come anche dai primi appuntamenti di quartiere, è quello della cura: la cura città, del territorio, delle opere e degli spazi pubblici, delle relazioni. “Non è un caso – chiude Cenni – che cura sia una delle parole chiave della nostra campagna elettorale. La cura da utilizzare come nuova prospettiva con cui guardare al domani e che va di pari passo con la partecipazione, intesa come dialogo costante e costruzione di relazioni dal basso verso l’altro e dall’Amministrazione verso le realtà di quartiere. Perché tutto questo funzioni sarà utile avere una nuova delega nella futura Giunta, una competenza alla Cura e alla Partecipazione. La partecipazione civica come metodo, che abbiamo messo al centro della campagna elettorale, dovrà restare pratica di confronto durante i prossimi 5 anni”.

Alcuni gruppi di lavoro di Futura sono già stati riconvocati separatamente; ad aprile, inoltre, ci sarà una nuova convocazione per chiudere le linee di programma prima della presentazione ufficiale. Continua, intanto, il lavoro di ascolto di strada e nei quartieri e già nei prossimi giorni torneranno gli appuntamenti di Radio Scarpa: domani in viale Garibaldi e sabato mattina al sottopasso.

 

 



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