Manca ancora più di un anno alle elezioni amministrative senesi, ma la campagna elettorale è già iniziata. Le diverse forze politiche si preparano per le prossime comunali, ed anche se è ancora presto per parlare di nomi, non lo è per iniziare ad analizzare la situazione dello scenario politico della città. A fare il punto per quanto riguarda il centrosinistra è stato il vicepresidente del Consiglio Regionale e consigliere di Italia Viva Stefano Scaramelli.
“Potrebbe sembrare prematuro, mancano 15 mesi, ma è già il momento di iniziare a costruire un “fronte largo” democratico e sociale che possa costruire nella città un’alternativa di governo e che allo stesso tempo sappia riconoscersi ed entrare in sintonia con la città- dice Scaramelli – Per questo io ho lanciato questo appello alle forze politiche del centro sinistra di provare a stare insieme e capire come poter creare questo fronte con uno sguardo anche alle esperienze civiche sempre attive in città. Serve chiarezza sin da subito, sin da oggi bisogna costruire, dire chi sta con chi senza fare veti e controveti”.
“Italia Viva prova in questo momento intanto a tenere saldo il rapporto con il Partito Democratico. In questa città storicamente c’è una base democratica, sociale, che si riconosce nei valori del centrosinistra, e lo ha dimostrato alle regionali e alle suppletive. L’obiettivo è provare a stare insieme chiedendo alle esperienza civiche, che sono già strutturate in città, di vedere questa dimensione politica come la loro casa e insieme fare questo percorso“.
Mentre si attendono le elezioni la città va incontro ad alcune scadenze importanti, come le nomine del nuovo presidente della Fondazione Mps o del Rettore dell’Università di Siena. “Sono tutte dinamiche che incidono sulla città – spiega Scaramelli – Credo che in questa fase non ci sarà una grande ingerenza della politica, i passaggi mi sembrano quasi ormai segnati, poi ci sarà un’estate durante la quale la città sarà concentrata sul riappropriarsi dell’esperienza del Palio e dove è giusto che la politica faccia un passo indietro, ma è evidente che oggi bisogna mettere le basi del riconoscimento reciproco dei propri ruoli. Per la città di Siena io mi aspetto una guida con dei ruoli politico-istituzionali di altissimo livello e magari con un governo molto senese: mi immagino assessori della città, che conoscano le frazioni, i quartieri, il sociale, che siano cresciuti nello sport, nell’economia, che abbiano già dimostrato di conoscere la città e di averla valorizzata”.
Proprio quello degli assessori è un tema caldo negli ultimi giorni in città: la Giunta comunale sta infatti pensando ad un’eventuale cambiamento o modifica degli assessorati. “Un sindaco eletto ha mandato pieno dai cittadini e ha autonomia piena nell’affidare il governo della città alle persone che ritiene migliori per quelle funzioni, il giudizio lo danno i cittadini alla fine di un mandato – commenta il vicepresidente del Consiglio Regionale – Credo che sia evidente però che il governo delle dinamiche vive possa essere gestito da persone che vivono la città. Diversa è la guida, per la quale a mio avviso non bisogna mascherarsi: deve avere legami con la città ma anche conoscere le dinamiche regionali e nazionali, essendo il punto di riferimento di un fronte politico largo”.
“Mi auguro che i giovani siano protagonisti del cambiamento della città. A 40/45 si è già dimostrato qualcosa in ambito lavorativo o sociale, ed è il momento di farlo anche per la città – conclude Scaramelli – Non deve essere un conflitto generazionale, questa è una città che cambiando può rimanere sé stessa, ma non si può cambiare se gli attori protagonisti sono sempre gli stessi. Forse è in questo che la città si è stancata“.
L’intervista integrale, realizzata da Matteo Borsi, andrà in onda stasera alle 21 su Siena Tv.
