Idee in Comune rilancia la querelle legata alla presunta potenziale ineleggibilità di alcuni candidati alle elezioni amministrative di Siena, una vicenda che si gioca tutta sul “balletto” delle date; ma un recente decreto sindacale apparso sull’albo pretorio, potrebbe spegnere definitivamente la polemica.
Nei giorni scorsi il blog di “Idee in comune – Comunità Monitorante, associazione di cultura politica” aveva pubblicato un intervento dove si affermava che alcuni candidati, Nicoletta Fabio, Lorenza Bondi e Giovanni Niccolini, non sarebbero risultati eleggibili poichè ancora in carica in seno al Consiglio di amministrazione della biblioteca comunale. Un j’accuse che rapidamente ha agitato la politica senese, ma altrettanto rapidamente, è emerso dai diretti interessati come le necessarie dimissioni dal cda fossero state in realtà protocollate ben prima della scadenza dei termini per presentare le liste, fissata per il 15 aprile.
Spiegazioni che non hanno convinto Idee in Comune che, attraverso una nota, ha rilanciato, confermando “in toto quanto emerso dagli accertamenti compiuti e riportati in dettaglio nell’articolo del Blog del 17 aprile u.s. (www.ideeincomunesiena.it) a proposito della posizione di ineleggibilità della candidata a sindaco Nicoletta Fabio e di altri due candidati alla carica di consigliere comunale tutti componenti del Consiglio di amministrazione della Biblioteca comunale degli Intronati che non risultano avere seguito correttamente le apposite procedure previste dal vigente Regolamento per rimuovere tali ineleggibilità – si legge – infatti risulta in modo certo che, almeno alla data del 17 aprile, Nicoletta Fabio e gli altri due candidati erano componenti del Cda della Biblioteca nella pienezza dei loro poteri e competenze”.
Idee in Comune sottolinea di voler rimettere “l’accaduto alla valutazione degli Organi preposti, rinuncia a promuovere e percorrere in questa fase ogni possibile procedura che l’ordinamento giuridico mette a disposizione dei cittadini e che potrebbe portare alla revoca dell’ammissione delle candidature in sede di autotutela. In pari tempo l’associazione non può sottacere i seri rischi oggettivi che corre la comunità senese per i possibili danni anche erariali conseguenti alla mancata osservanza delle corrette procedure per rimuovere le condizioni di ineleggibilità prima della presentazione delle candidature”. L’intervento è condito da un attacco finale: “Altresì l’associazione non intende sottovalutare la superficialità dei comportamenti dei candidati che hanno mostrato di ignorare i regolamenti stessi degli organi collegiali di cui fanno parte riducendo in tal modo il livello di fiducia che gli elettori potrebbero riporre sulla candidata a sindaco e sui consiglieri interessati alla vicenda nonché sulle qualità e competenze minime necessarie per svolgere il compito di pubblici amministratori del governo locale”.
A chiudere i conti però potrebbe essere il contenuto di un decreto sindacale datato 18 aprile e firmato dal sindaco Luigi De Mossi, che nomina il signor Leonardo Finucci nel cda della biblioteca proprio al posto di Nicoletta Fabio, che come si evidenzia “in atti protocollati, in data 10 marzo 2023, ha rassegnato le proprie dimissioni da membro del Consiglio di amministrazione”.