Amministrative Siena, il confronto fra i candidati sindaco di Siena Tv: frecciate reciproche e un coro unanime: "Giunta De Mossi flop"

Il podio delle priorità dei candidati sindaci, il giudizio sull'Amministrazione uscente e vari sassolini tolti dalle scarpe: il racconto dell'atteso confronto pubblico

Di Redazione | 10 Maggio 2023 alle 17:45

Amministrative Siena, il confronto fra i candidati sindaco di Siena Tv: frecciate reciproche e un coro unanime: "Giunta De Mossi flop"

Turismo, cultura, decoro, infrastrutture e formazione le priorità per rilanciare la città, immancabili stoccate reciproche e su una cosa tutti d’accordo (tranne uno): i cinque anni del mandato De Mossi si sono rivelati un “flop”. Questo è quanto emerso dall’atteso confronto pubblico tra gli otto candidati sindaco organizzato da Radio Siena Tv ieri alla Camera di Commercio di Siena, seguito da un folto pubblico e andato poi in onda nell’ambito del talk politico “In Diretta”.

A condurre l’agone il direttore Matteo Borsi e Lorenzo Agnelli, che hanno in prima istanza chiesto ai candidati di esporre le tre priorità da mettere sul podio in caso di elezione a sindaco. Tanti temi condivisi e interconnessi nei programmi dei vari Massimo Castagnini, Fabio Pacciani, Elena Boldrini, Nicoletta Fabio, Emanuele Montomoli, Roberto Bozzi, Anna Ferretti e Alessandro Bisogni: Siena deve puntare forte su asset come turismo e cultura, lavorando, di concerto con Università, imprese e categorie sulla formazione e sulla valorizzazione delle eccellenze già esistenti per creare nuove condizioni lavorative così da non far scappare i giovani e creare attrattività, scongiurando il progressivo invecchiamento e la denatalità. Ovviamente centrale il ruolo del futuro Biotecnopolo. Poi molti dei candidati mettono in pole il decoro urbano, precipitato negli ultimi tempi tanto che Siena viene definita “più sporca che mai” e bisognosa di un nuova marcia sul fronte raccolta rifiuti, e ovviamente è considerato vitale uscire dall’isolamento con un passo diverso sul versante infrastrutture, su gomma e rotaia.

Nel corso del confronto, grazie ai temi messi sul tavolo, non sono mancante stoccate reciproche fra i contendenti di Palazzo Pubblico, specialmente dopo la visione di un servizio realizzato dalla nostra redazione, dove con riso-amaro, si ripercorreva i passaggi cruciali della campagna elettorale. Dal passo indietro del centrodestra su Montomoli per via dell’affaire massoneria, passando dalle turbolenze Azione-Italia Viva, l’ironia di Anna Ferretti sulla “primavera civica” di Pacciani fino alla rottura tra De Mossi e la ormai ex maggioranza di centrodestra. Un argomento questo in particolare che ha acceso i candidati.

Se Bozzi da un lato ha definito Nicoletta Fabio “di lotta e di governo”, la docente non ha lesinato critiche al sindaco uscente, parlando della necessità di offrire un cambiamento di metodo rispetto a un “dominus e alla sua cerchia”. E Montomoli non ha perso occasione per far notare che “i partiti di centrodestra non hanno mai staccato la spina alla giunta De Mossi, sono stati corresponsabili del fallimento dell’Amministrazione”. Trasversali gli attacchi al governo uscente della città: “Un sindaco isolato rispetto alla cittadinanza” ha detto la Fabio, “Un’amministrazione ferma” è il pensiero della Boldrini. “L’Amministrazione è intervenuta a gamba tesa su tutto per occupare le poltrone, nulla è filato liscio” ha affermato Pacciani. “Ha rotto i rapporti con tutti” ha rimarcato la Ferretti, concorde Bisogni “Un isolamento scandaloso”. Durissimo Bozzi: “Il Comune ha tagliato i ponti con tutti, non regge la scusa della pandemia Covid: avessero governato altri due anni avrebbero fatto pure peggio”. Ovviamente la difesa d’ufficio all’avvocato De Mossi è arrivata indirettamente da Massimo Castagnini, la cui lista propone una ideale continuità col recente mandato: “Secondo me ha lavorato bene – ha dichiarato – sono state fatte cose importanti, tra cui far recuperare 150 milioni alla Fondazione Mps, costituire la Fondazione del Santa Maria della Scala, poi i lavori pubblici, il piano operativo. C’è da considerare che la pandemia Covid ha bloccato due anni l’Amministrazione”.

Spazio anche alle frecciate, dalla Boldrini che non ha risparmiato Montomoli per la dichiarata e orgogliosa appartenenza alla massoneria (“Il M5s ha Grillo che è un comico che fa il guru” è stata la risposta del ceo di Vismederi) nonchè critiche a Bozzi sul tema rifiuti. “Ho fatto il sindaco 10 anni, ho più esperienza di chi ha fatto solo il Consigliere comunale a Sovicille” è stata la piccata risposta del candidato di Azione. Che viene a sua volta bacchettato da Montomoli, accusato di un potenziale conflitto di interessi sul fronte Biotecnopolo: “Per Bozzi non sarei in grado politicamente? Pensi al fatto che Scaramelli lo ha lasciato col cerino in mano”. Non poteva mancare un nuovo round della sfida a distanza Ferretti-Pacciani. La candidata del centrosinistra: “Pacciani? Mostra ostracismo ai partiti ma ha dietro molti riciclati, tra cui una persona che ammorba Siena da 20 anni” è la stilettata della Ferretti: “Chi ragiona così mi auguro non governi per 100 anni” è la ferma replica del leader del Polo Civico.

 



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