Il 22 marzo è l’ultimo giorno. “Riaprire? Sarà difficile”
Una nuova dolorosa chiusura di un locale a Siena. Dopo i casi recenti di Cacio e Pere, Cantina e Bellavista, anche la Diana alza bandiera bianca, dal prossimo 22 marzo. Una geografia, quella dei locali serali per i giovani a Siena, che si fa sempre più povera e apre più di un interrogativo, anche in relazione all’attrattività universitaria e studentesca. A spiegare i motivi di tale decisione è uno dei titolari, Andrea Guadagno.
“E’ una situazione – ha detto ai nostri microfoni – che viviamo da più di un anno, il motivo è economico ma non solo, si è abbassato il potere di spesa dei clienti, gli affitti sono troppo alti e siamo costretti a organizzare sempre nuovi eventi per portare gente. Riapertura? Ci proviamo, ma non sarà facile e i tempi saranno lunghi, per questioni burocratiche e logistiche. Dovremo inoltre correggere il tiro per una proposta più invitante. Il paradosso è che quando c’erano più limitazioni per le serate veniva più gente, ora che si sono allentate, a parte che per gli orari, il numero dei partecipanti è calato. A Siena c’è come un appiattimento, si è persa l’abitudine a divertirsi”.
