L’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e la Fondazione Alinari per la Fotografia hanno firmato un protocollo d’intesa volto alla valorizzazione artistica del nuovo ingresso dell’ospedale, attualmente in fase di ristrutturazione. Questo accordo, della durata triennale (2026-2028), prevede la realizzazione di tre percorsi espositivi, uno per ogni anno di validità, che racconteranno la memoria e l’origine dell’ospedale, la storia della città di Siena e i valori della cura.

La Fondazione Alinari, istituita nel 2020 dalla Regione Toscana, custodisce uno dei patrimoni fotografici più prestigiosi al mondo, con oltre 5 milioni di beni databili dal 1841 a oggi. La collaborazione con l’Aou Senese rappresenta un’opportunità per mettere in dialogo la storia e l’arte con il contesto sanitario, creando un ambiente accogliente e stimolante per pazienti e visitatori.
L’inaugurazione del nuovo ingresso dell’ospedale, prevista per febbraio, coinciderà con l’allestimento del primo percorso espositivo dedicato alle memorie e all’origine dell’ospedale.
“Ringrazio la Fondazione Alinari per aver accolto la nostra proposta di collaborazione – ha dichiarato il professor Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese –. Il nuovo ingresso vuole trasmettere un senso di accoglienza e benessere, proprio come avveniva nell’antico Ospedale di Santa Maria della Scala, dove l’arte sosteneva i percorsi di cura. Auspico che altre istituzioni vogliano unirsi a noi in questo progetto”.

Soddisfatto anche Giorgio van Straten, presidente della Fondazione Alinari: “Questa collaborazione rappresenta per noi un motivo di orgoglio e una responsabilità importante. L’arte e la memoria sono parti essenziali del benessere collettivo, e la fotografia, nata per testimoniare l’umanità e il mondo, trova qui uno spazio naturale. Contribuire a rendere l’ingresso un luogo che racconta storia, cura e comunità è per noi un onore”.

Un progetto che unisce arte, storia e salute, trasformando l’ingresso dell’ospedale in un vero e proprio spazio espositivo al servizio della comunità.