Aree interne, dalla montagna al centro: 900 milioni per una Toscana più equa e diffusa

Cinque anni di lavoro tra leggi, incentivi e ascolto dei territori: la Regione Toscana punta su sanità, servizi e sviluppo per non lasciare indietro le aree interne

Di Lorenzo Agnelli | 5 Agosto 2025 alle 9:00

Un lavoro capillare e continuo, con 82 sedute, 77 audizioni e oltre 190 interlocutori coinvolti. È il bilancio dei primi cinque anni della Commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle Aree interne della Toscana, presentato dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e dal presidente della Commissione Marco Niccolai.
Istituita nel gennaio 2021, la Commissione ha operato con l’obiettivo di analizzare e affrontare le criticità delle aree interne e montane della Toscana, elaborando proposte legislative e suggerimenti operativi per integrarli negli strumenti di programmazione regionale.
“Abbiamo voluto fortemente questa Commissione – ha dichiarato Antonio Mazzeo – e i risultati sono tra i più importanti della legislatura. Volevamo che un bambino nato sugli Appennini avesse gli stessi diritti di chi nasce nel centro della Toscana, e credo che un percorso virtuoso sia iniziato: risorse stanziate, leggi approvate, iniziative concrete. Un lavoro di cui dobbiamo essere orgogliosi”.
Il presidente della Commissione, Marco Niccolai, ha tracciato le principali tappe del lavoro svolto: “Abbiamo ottenuto l’impegno della Giunta a destinare il 30% dei fondi europei, circa 900 milioni di euro, allo sviluppo delle aree interne fino al 2027. Parliamo di bandi dedicati, incentivi per imprese, Comuni, associazioni, sanità e servizi”.

Tra gli interventi più significativi:
– La legge sulla custodia della montagna, che ha sostenuto oltre 450 imprese
– Incentivi per i medici di famiglia e per il personale negli ospedali montani
– Misure contro le aree senza copertura telefonica
– Interventi a favore delle edicole e della filiera dell’informazione locale, unici in Italia
– Attenzione ai territori colpiti dalla chiusura degli sportelli bancari

Non solo criticità, ma opportunità – ha concluso Niccolai -. Le scelte fatte in Toscana sono oggi un modello guardato anche da altre Regioni, come dimostra la legge sulla Toscana diffusa“.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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