I carabinieri acciuffano un cittadino cinese già giudicato in via definitiva
Ieri a Chianciano Terme, durante un servizio coordinato per il controllo del territorio, predisposto dalla Compagnia Carabinieri di Montepulciano con l’impiego di 20 pattuglie, i militari della Stazione di Chiusi Scalo hanno controllato all’altezza dell’autostazione LFI un’autovettura condotta da un cittadino cinese di trentasette anni, residente a Monsampolo del Tronto (AP), con a bordo il proprio cognato ventitreenne anch’egli cinese, ma residente a Firenze, scoprendo di avere a che a fare con un ricercato condannato per reati molto gravi.
Dalle verifiche effettuate entrambi risultavano essere domiciliati in Chianciano Terme, ma i militari restavano sorpresi da alcune anomalie che li inducevano ad approfondire la vera identità dei due fermati. A seguito di accurati accertamenti svolti presso la Stazione Carabinieri di Chiusi Scalo, veniva appurato che a carico del più anziano dei due era pendente un ordine di esecuzione per la carcerazione a seguito di condanna definitiva, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello dell’Aquila, a 5 anni, 10 mesi 10 e 16 giorni di reclusione in quanto riconosciuto colpevole di rapine, estorsioni e sequestri di persona compiuti con la sua banda tra Abruzzo e Marche nel 2006. I fatti erano stati in principio giudicati dal Tribunale di Teramo. Per un anno e quattro mesi dunque, egli era riuscito a sottrarsi alla cattura. Il ricercato, dopo la redazione dei verbali delle operazioni compiute, veniva associato alla Casa di Reclusione di Orvieto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.