Assalto armato all’Admiral di Poggibonsi, il secondo imputato davanti al giudice

La rapina del maggio 2024 a Poggibonsi: dopo mesi di latitanza, uno degli autori sarà interrogato il 6 novembre. Decisive le telecamere per l’identificazione

Di Redazione | 2 Ottobre 2025 alle 21:00

Assalto armato all’Admiral di Poggibonsi, il secondo imputato davanti al giudice

Rapina pluriaggravata all’Admiral di Poggibonsi: uno dei due responsabili, a lungo irreperibile, comparirà davanti al giudice il prossimo 6 novembre. I fatti risalgono a maggio 2024, quando due uomini – uno italiano di origini straniere residente a Poggibonsi e un cittadino straniero irregolare – agirono insieme. Mentre uno faceva da palo, l’altro, con il volto coperto, sfondò la porta a vetri della sala scommesse, minacciò la cassiera con un coltello e si impossessò del cassetto del registratore di cassa. L’assalto causò anche danni per circa tremila euro.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due avevano pianificato il colpo nei dettagli, scegliendo l’orario di chiusura per ridurre al minimo il rischio di essere scoperti. Le immagini delle telecamere di sicurezza sono state decisive per l’identificazione dei responsabili. La cassiera, spaventata dalla minaccia del coltello, non aveva potuto opporre resistenza. Subito dopo la rapina, entrambi si erano dati alla fuga, ma solo uno era stato rintracciato nell’immediato. Arrestato subito dopo l’episodio, ha già scelto il rito abbreviato ed è stato condannato dopo aver trascorso circa un anno e mezzo ai domiciliari.

Le indagini sono proseguite per mesi fino all’arresto del secondo uomo, avvenuto fuori provincia e ora si trova in carcere. Entrambi sono difesi dall’avvocato Manfredi Biotti di Poggibonsi.

Il procedimento proseguirà dunque il 6 novembre, quando il secondo imputato sarà ascoltato in aula e potrà spiegare la propria versione dei fatti durante il rito abbreviato. Dovrà chiarire il suo ruolo nella rapina e rispondere alle aggravanti relative all’uso dell’arma, al danneggiamento e alla partecipazione in concorso. Ora si attende l’esito dell’udienza che potrebbe chiudere il cerchio su un episodio che ha segnato la cronaca locale degli ultimi mesi.

Andrea Bianchi Sugarelli



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