Vanno avanti le indagini della Polizia di Siena relative all’atto vandalico compiuto negli uffici del Rettorato dell’Università di Siena a metà aprile. Qui furono rinvenute delle scritte razziste e omofobe con lo spray, ad imbrattare la postazione di una dipendente dell’Ateneo. Sul caso – che ha scatenato l’indignazione generale e le unanimi prese di posizione delle istituzioni – ha aperto un fascicolo contro ignoti la Procura di Siena, per procedere con gli accertamenti delegati alla Digos. Che completato il lavoro, volto ad individuare i responsabili, fornirà i risultati al pm Nicola Marini che valuterà il da farsi.
Per adesso la pista battuta dagli investigatori è quella interna al personale Unisi. Non sono stati trovati segni di effrazione o forzatura alla porta dell’ufficio e chi ha colpito poteva forse già trovarsi dentro l’edificio, conoscendo quale fosse la postazione della dipendente finita nel mirino. Si ipotizza un possibile atto scaturito da screzi o scontri tra colleghi, decisivi saranno i filmati della videosorveglianza.
C.C