Aumento choc dei mangimi zootecnici. Conti: "Le previsioni non sono rosee"

Alcune materie prime che servono per fare i mix per i mangimi degli animali cominciano a scarseggiare sul mercato

Di Redazione | 28 Marzo 2022 alle 21:00

Cari animali quanto ci costate. Con le materie prime alle stelle, i mangimi zootecnici hanno avuto un aumento come mai si era visto in soli pochi giorni e le previsioni non sono rosee.

Secondo il direttore del Consorzio Agrario di Siena Marco Conti, i rischi per i prossimi raccolti di frumento dipendono dalla pioggia: se non piove il grano non nascerà, così come il fieno l’orzo e tanti altri prodotti fondamentali. Gli agricoltori da sempre prendono il seme per le coltivazioni, pagandolo poi a raccolto ultimato. Un sistema tipico dei consorzi ma che mal si sposa con un clima ballerino che alterna lunghi periodi di siccità come quello che stiamo vivendo, ad alluvioni distruttive.

Il rischio per una struttura come il Consorzio potrebbe essere quella di non riscuotere i crediti dagli agricoltori che non vedono crescere le piante proprio a causa di una siccità prolungata e quindi avere un raccolto scarso e un incasso insufficiente.

La tendenza dei prezzi, spero di sbagliarmi, non è verso un ridimensionamento – ha spiegato Conti a Siena Tv -, ma ad una stabilità, se non al rialzo. Abbiamo anche una crisi di siccità particolarmente importante e questo può incidere sia a livello qualitativo che quantitativo del prodotto. L’evoluzione dei fatti mondiali che stiamo vivendo non aiuta a mantenere i prezzi bassi”.

Siena è tra le città con il più alto numero di cavalli in Italia se confrontato con quello degli abitanti. Poi ci sono le pecore che producono il latte per il pecorino e i vitelli dalle carni pregiate. Allevamenti che hanno costi molto alti per consumo di acqua, suolo e cereali. La fotografia dei costi e dei ricavi non è affatto rassicurante.

“Anche per noi l’approvvigionamento delle materie prime che servono per fare i mix per i mangimi degli animali ci mette in difficoltà perchè alcune delle materie prime scarseggiano sul mercato”.



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